la Repubblica, 8 maggio 2019
Boeri sul grattacielo di Parigi
MILANO Cosa ne pensa l’architetto Stefano Boeri, progettista del Bosco verticale e presidente della Triennale di Milano, delle polemiche a Parigi per il Triangle? «È giusto che si discuta. Comunque il “Triangolo” è un edificio sapiente nelle forme, riprende gli assi storici della città, è vicino al Parco delle Esposizioni dove finisce il tessuto ottocentesco e cominciano le grandi infrastrutture». Le piace insomma? «A me sembra un bellissimo progetto, che continua in altezza i tracciati viari della zona, per quanto lo stacco dall’altezza media attorno sia notevole. Questa discontinuità, quando è gestita bene, serve a dare più forza al tessuto ordinario. Sono quei miracoli che a volte sa fare l’architettura, come la Torre Velasca a Milano». Quindi nelle città storiche non è una bestemmia costruire edifici di quella mole? «Bisogna fare attenzione al contesto. Tutto è legato al tipo di spazio e al carattere della città. Ci sono architetture drammatiche, come il Montparnasse, che a me pare abbastanza mostruoso, come se fosse paracadutato nella città». Quali sono le difficoltà di costruire grattacieli in città fondate nel medioevo e legate all’identità storica? «Quando un edificio alto è isolato, e supera di gran lunga le altezze dei tetti che ha intorno, ha una visibilità moltiplicata. Quindi diventa tutto molto difficile. È più facile quando si può pensare a grappoli di edifici, magari attorno a parco, come a City life e a Porta Nuova, a Milano. Su un edificio singolo è facile che ci siano attenzione e polemica». Ce ne furono anche quando lei progettò il Bosco verticale. «Oggi tutti decantano quel quartiere, ma all’inizio ci fu dibattito. Col tempo il concetto di parco al centro con gli edifici attorno, è stato capito e apprezzato. Le città storiche sono capaci di assorbire le novità». Crescere in verticale è un destino segnato per le città? «Di sicuro espandere in orizzontale il territorio urbano sarebbe un grande errore. Le città all’interno hanno grandi spazi vuoti e abbandonati da ripensare». Quali sono i vantaggi dei grattacieli? «L’altezza permette di creare più spazio pubblico aperto rispetto agli edifici bassi che occupano più suolo. Si possono fare economie di scala sugli impianti e sono funzionali a una buona mobilità se realizzati in prossimità di sistemi di trasporto pubblico efficienti».