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 2019  maggio 07 Martedì calendario

Il Superjet Sukhoi costruito da russi e italiani

È frutto di una collaborazione italo-russa il Superjet 100, l’aereo coinvolto in un incidente con 41 morti a Mosca il 5 maggio.
Il velivolo dell’Aeroflot si è incendiato durante un atterraggio di emergenza all’aeroporto Sheremetevo, era decollato poco prima diretto a Murmansk. Secondo i media russi il pilota, sopravvissuto, ha detto che il velivolo è stato colpito da un fulmine.
Il Superjet 100 è un aereo regionale da 98 posti nato da una collaborazione tra l’industria russa Sukhoj e l’italiana Alenia-Finmeccanica, già costruttrice del turboelica regionale Atr, che per diversi anni ha cercato di entrare nell’industria dei jet fino a 100 posti, mercato dominato dalla brasiliana Embraer con la canadese Bombardier.
Il 28 novembre 2006 Finmeccanica e Sukhoj Aviation Holding firmarono a Mosca «l’accordo finale per la costituzione di una partnership strategica per il programma Superjet 100». Fu deciso l’ingresso di Alenia con il 25% più un’azione in una nuova società controllata da Sukhoj, la Scac (Sukhoj Civil Aircraft Company). E fu costituita a Venezia Tessera una società di marketing e supporto logistico per i mercati occidentali, controllata al 51% da Alenia.
«Era l’ultima occasione per entrare in una fascia importantissima del mercato, che altrimenti si sarebbe chiusa», commentò Romano Prodi, presidente del Consiglio, in un incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Bari il 14 marzo 2007.
L’aereo è costruito a Komsomolsk-na-Amur, in Siberia. È stato disegnato insieme a Boeing, che ha detto di essere solo un «consulente». A bordo anche l’industria francese, Safran fa il motore in joint venture con la russa Saturn, Thales l’avionica.
Al «roll out», il 26 settembre 2007, Giovanni Bertolone, all’epoca a.d. di Alenia, disse: «Il business plan congiunto indica un costo dello sviluppo intorno a 900 milioni di dollari, al quale noi abbiamo contribuito intorno al 30%». Il jet è entrato in servizio nel 2011, con Armavia, poi con Aeroflot. Il 9 maggio 2012 un Superjet 100 con 50 persone a bordo è precipitato in una zona montuosa in Indonesia, durante un volo dimostrativo.
il jet è stato un fiasco commerciale. Su una previsione di vendere 1.600 aerei in 20 anni, gli ordini finora ricevuti sarebbero circa 300 (non ci sono informazioni certe). A fine marzo gli aerei in servizio, secondo Scac, erano 138, 105 dei quali con varie società in Russia, 33 in altri Paesi: Interjet (Messico), CityJet (Irlanda), Thai Royal Airforce e governo del Kazakhstan. Brussels Airlines ne ha 4 in flotta.
A causa di vendite inferiori alle previsioni la joint venture italo-russa ha dato risultati in rosso. Finmeccanica ha cominciato a dare segni di disimpegno nel 2013. A fine 2016 l’a.d. Mauro Moretti ha deciso l’uscita da Scac. Il Superjet «è costato a Finmeccanica 400 milioni di perdite, gli accordi con i russi di Sukhoj vanno rivisti», disse Moretti l’11 maggio 2015. È rimasta la società di marketing Superjet International a Tessera (205 dipendenti), ma l’ex Finmeccanica ha ridotto la sua quota dal 51% al 10%. I russi sono al 90%, e il lavoro scarseggia.