Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  maggio 03 Venerdì calendario

Mahmood testimonial contro i bulli

«Aprite il cervello» disse Emma Marrone due anni fa al Teatro Coccia di Novara, «Voi non siete spazzatura» urlò J-Ax l’anno scorso in un Pala Dal Lago strapieno di studenti e insegnanti. Non erano sulla scena per suonare o cantare ma per partecipare al progetto della Stampa «Bullifuorilegge». Lunedì Mahmood, fresco vincitore del Festival di Sanremo e prossimo concorrente all’Eurovision Song Contest a Tel Aviv, raccoglierà il testimone dei colleghi e sarà a Verbania al teatro del Lago Maggiore per incontrare studenti, insegnanti e pubblico.
Mahmood, la sua presenza a Verbania per parlare con i ragazzi della piaga del bullismo è un segnale forte. Ha mai vissuto episodi di prevaricazione sulla sua pelle?
«Non in prima persona, ho avuto solo qualche difficoltà durante la mia adolescenza come molti coetanei: è un periodo duro per tutti. Ho avuto la fortuna di trovare la forza di superare quel disagio anche grazie alla famiglia e agli amici che mi sono stati vicino. Tuttavia, ho conosciuto chi ha vissuto episodi di bullismo e mi rendo conto che è difficile da capire. Penso che serva parlarne con chi ti sta vicino e ti vuole bene. Io per esempio sono cresciuto con mia madre e ho fatto tanto affidamento su di lei». 
Da quando è famoso si è mai trovato ad incontri come quello che vivrà a Verbania?
«No, è la prima volta che succederà e sono curioso; anche se le generazioni sono cambiate, il fatto che ci sia ancora questa problematica mi stranisce e nel contempo mi fa riflettere. Sono curioso di incontrare i ragazzi e vedere come ci si rapporta con problemi così grandi». 
Secondo lei quale potrebbe essere la soluzione per sconfiggere il problema o per gestire il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, visto che è in quel momento della vita che si registrano la maggior parte degli episodi di prevaricazione?
«Essere e rimanere se stessi al cento per cento. Secondo me un ragazzo viene bullizzato perché cerca di nascondersi e quasi si vergogna di essere quello che è. Il problema si risolve se il bullizzato impara ad accettarsi. Ho letto un articolo su un ragazzo gay che è stato picchiato a scuola e ancora con la faccia piena di sangue, si è fatto un selfie ridendo in faccia ai bulli. Il messaggio era chiaro: potete pestarmi quanto vi pare ma io sono questo e voi non mi cambierete né ora né mai».
Il suo prossimo impegno è l’Eurovision Song Contest e c’è già stato per le prove: che clima ha trovato?
«Tel Aviv mi è piaciuta molto e non vedo l’ora di tornarci. Vorrei visitare Betlemme, Gerusalemme e tutto il possibile, perché a livello culturale è una città senza eguali al mondo. Rispetto all’Eurovision non mi importa se arriverò primo o ultimo, non ci sto pensando. Esattamente come ho fatto per il Festival: l’ansia l’ho avuta solo durante il “Sanremo Giovani” perché a febbraio, come a Tel Aviv, per me era già una vittoria essere lì».
In gara porterà «Soldi» ma adatterà il testo, riarrangerà la musica o il pezzo sarà esattamente come l’originale?
«Abbiamo tagliando l’intro e due “come va, come va” perché il pezzo sforava il tempo massimo a disposizione. Scenograficamente, rispetto a Sanremo, sto preparando una sorpresona ma non anticipo nulla. Chi va all’Eurovision tende sempre a strafare invece io punterò molto sul minimalismo senza cadere nel trash».
Si rende conto che se dovesse vincere l’Eurovision la sua agenda, già pienissima, esploderebbe dalle richieste?
«Lo so e da un lato spero di non vincere perché sennò non faccio le vacanze e ne ho davvero bisogno. E’ da dicembre che non ho un giorno libero. A parte gli scherzi voglio far fare una bella figura al mio paese e poi ho visto che il fan club ufficiale dell’Eurovision, OGAE ITALY, punta su di me». 
Rimaniamo sulle cose certe: quali saranno gli impegni estivi di Mahmoood?
«In tour sino alla fine di luglio con il mio album Gioventù Bruciata in tutti i club d’Italia e ad agosto andrò a casa mia in Sardegna con la mamma; starò finalmente un po’ tranquillo, spero di rilassarmi e magari scriverò qualche canzone».