Corriere della Sera, 5 maggio 2019
Lizzo, l’anti icona
La sua musica è un’iniezione di autostima. Rappa, ma ha anche una voce grintosa da diva soul e ogni tanto sul palco suona il flauto traverso. Sfoggia con disinvoltura una taglia extralarge e ha festeggiato il primo milione di follower su Instagram postando un video, di spalle, in cui è nuda dalla vita in giù.
È l’uragano Lizzo, pronta a sovvertire le regole del pop e a scardinare vetusti canoni estetici in nome dell’amore verso se stessi. Trentun anni, nata Melissa Viviane Jefferson a Detroit, Lizzo è cresciuta a Houston, in Texas, dove si è avvicinata al rap. I più attenti l’hanno scoperta nel 2016, quando è uscito il suo ep «Coconut oil», un vero e proprio inno al «body positive», ad accettarsi e volersi bene.
Ma è all’inizio di quest’anno che il suo nome ha iniziato a essere sulla bocca di tutti: ispirata da icone come Aretha Franklin e Lauryn Hill, ma guidata anche da colleghe come Missy Elliott, Nicki Minaj o Beyoncé, è considerata il nuovo fenomeno della musica black, è contesa dalle riviste ed è star dei palcoscenici, come testimoniano le esibizioni ai grandi festival tipo il Lollapalooza o il Coachella. In Italia arriva il 10 luglio per una data al Circolo Magnolia di Milano, attesissima grazie al singolo «Juice», dall’irresistibile groove anni 80, che è già una hit nelle radio e negli streaming.
Uscito a gennaio, il brano riassume nei primi due versi il cuore della sua filosofia: «Specchio specchio delle mie brame, non dirlo, so già di essere bella». È proprio «Juice», insieme al suo video ironico e divertente, ad aver trainato l’album «Cuz I love you», uscito il 19 aprile ed entrato dritto al sesto posto della classifica americana «Billboard 200».
«Voglio vedere decine di popstar dalla taglia extralarge. Voglio vedere la magia delle ragazze nere. Voglio semplicemente vedere molto di più di noi», ha dichiarato Lizzo nelle interviste. Il suo orgoglio curvy ricorda la Meghan Trainor di «All about that bass», che nel 2014 invitava ad accettare il proprio corpo così com’è. E la sua personalità dirompente porta con sé anche la lezione della vulcanica Beth Ditto, ex leader dei Gossip, che già nel 2009 mostrava i suoi oltre 90 chili senza veli sulle copertine.
Il messaggio di Lizzo, però, può contare su una nuova potenza: quella dei social. «Questa pagina è uno spazio protetto. Questa pagina è una stazione di attivazione di amore verso se stessi. Usatela in modo saggio», scrive sul suo Instagram. E i fan, già soprannominati «Lizzbians» vanno in visibilio per la sua sfrontatezza sexy, per la simpatia e la noncuranza con cui si mostra: «Sto piangendo, il mio fondoschiena assomiglia proprio al tuo. La mia fiducia è schizzata alle stelle», le scrive una ragazza. «Grazie per essere te stessa senza alcuna remora. Mi dai la speranza di poter conquistare la forza e l’autostima con cui vivi», scrive un’altra.
Non è sempre stato facile, per Lizzo: a 21 anni, dopo la morte del padre, ha vissuto per mesi nella sua macchina, senza soldi, ossessionata dall’idea di dover stare a dieta e fare movimento per poter sfondare nella musica. Poi, un po’ alla volta, ha imparato «a essere vulnerabile, ma non indifesa», grazie anche a sedute di terapia. Da lì è partita la riscossa: «Il mio movimento è per tutti, si basa sull’inclusione – afferma oggi —. E se devo combattere quello per cui sono stata emarginata, mi batterò per tutte le persone emarginate… Perché basta con le categorizzazioni. Sono troppo grande per stare dentro una scatola, in ogni caso».