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 2019  maggio 04 Sabato calendario

La Thatcher

■ Il 4 maggio di 40 anni fa Margaret Thatcher diventavala prima donna a guidareil governo democratico di un Paese europeo. Di lei e dei suoi undici anni di governo destra e sinistra da sempre colgono le parti che descrivono meglio l’immagine costruitale su misura in funzione delle proprie convinzioni. Per cui ad esempio per la sinistra la Thatcher è la donna che chiuseleminiere del Galles provocando la grande reazione operaia repressa con la polizia, quella che a grandi linee ridusse il potere della Trade Unions e attivò un ampio programma di privatizzazioni e liberalizzazione in cui a rimetterci furono i lavoratori. Per rinvigorire la negatività della sua immagine si ricorda anche volentieri l’appoggio che la Lady di Ferro diede a Pinochet, o la sua opposizione alla fine dell’apartheidin Sudafrica, e si cita la guerra della Falkland, dimenticando che il nemico in quel caso era il regime argentino di Videla. Si dice che insieme al sodale Ronald Reagan abbia costruito le premesse perché il potere finanziario e la forma di capitalismo più deteriore prosperassero. LA FIGLIA DEL DROGHIERE Al contrario vista da destra la Thatcherèla paladina delle politiche monetariste e neoliberiste, basate sui tagli alla spesa pubblicae alle tasse e sulle politiche pubbliche a sostegno dell’offerta. Èla donna che rivoluzionò il Regno Unito diffondendo il verbo dell’efficienza e della competitività, che propugnava il ridimensionamento del peso dello Stato nell’economia e nella società. Da altri viene vista come una specie di populista ante litteram, nel senso di donna del popolo,massaiafiglia del droghiere, che al popolo si rivolgeva con un linguaggio diretto e comprensibile, molto lontano da quello dei politici conservatori che l’avevano preceduta. Per altri ancora la Thatcher rappresenta la prima brexiteer della storia, l’euroscettica per antonomasia, la personalità che con il suo alto e incontestabile valore incarna da sola tutte le ragioni di opposizione all’Europa comunitaria. Sui social tra i post più diffusi chela riguardano c’è ad esempio il video del discorso che tenne alla Camera dei Comuni il 30 ottobre 1990 in cui riassumeva con tre secchi “no” la sua posizione di fronte all’invadenza di quella che allora si chiamava ancora Cee: «Il presidente della Commissione, il sig. Delors», riferisce la Thatcher tra il vociare dei deputati «ha detto l’altro giorno in una conferenza stampa che voleva che il Parlamento europeo fosse l’organo democratico della Comunità, voleva chelaCommissionefossel’esecutivo e che il Consiglio dei ministri fosse il Senato. No. No. No». In realtà le posizioni della Lady di Ferroeranomolto piùarticolate e complesse di quanto non lo siano quelle dei brexiteer o degli euroscettici attuali e si può dire che la sua idea di Europa fosse per assurdo perfino più profonda e chiara di quella dei più convinti europeisti. Nello storico discorso che la Thatcher tenne il 20 settembre del 1988 in casa del diavolo, cioè al Collegio d’Europa di Bruges,fucina di spiriti comunitari, la premier inglese metteva inguardia dalla deriva sovranazionale delle istituzioni europee, e dalla possibilità che il sogno comunitario si trasformasse in un pachiderma burocratico e tecnocratico, lontano anni luce dai cittadini. STATI SOVRANI Sottolineando come la Gran Bretagna dovesse tutto alla cultura europea e di come la stessaavesse ripagatol’Europa proteggendola dai totalitarismi, la Thatcher avvertiva che l’Europa non è quella creata dal Trattato di Roma del ‘57, ma ben altroecioè unacomunità di Stati sovrani che condividono una storia e dei valori e che si sono associati in una «cooperazione attivaevolontaria tra stati sovrani indipendenti». L’idea europea, diceva la Thatcher, «non è di proprietà di un gruppo o di un’istituzione», l’identità europea non è stata costruita a tavolino negli uffici di Bruxelles, «la Comunità europea appartiene a tutti i suoi membri e deve rispecchiare le tradizioni e le aspirazioni di tutti i suoi membri». La Thatcher parlava di un’Europa che sostenesse la libertà economica e l’iniziativa imprenditoriale, di rimozione di barriere che ostacolano il commercio, e perfino di difesa comune. Questa era l’idea di Europa della Thatcher, troppo alta per gli uomini piccini diadesso.