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 2019  maggio 03 Venerdì calendario

COME FUNZIONA LA CASTRAZIONE CHIMICA? - E’ UNA TERAPIA FARMACOLOGICA CON CUI SI INIETTANO AGLI UOMINI ORMONI PER INIBIRE IL DESIDERIO SESSUALE: CHI SI SOTTOPONE È CONSENZIENTE - IL TRATTAMENTO È REVERSIBILE, MA GLI EFFETTI SECONDARI NON SONO ESCLUSI - IL CRIMINOLOGO PAOLO GIULINI LA SMONTA: “SI INVOCA COME UN SOVRAPPIÙ PUNITIVO, DANDO SOLTANTO UNA RISPOSTA EMOTIVA ALLO SDEGNO DELLE PERSONE…” -

Partirà nel fine settimana la raccolta di firme, annunciata dal vicepremier leghista Matteo Salvini, a sostegno della proposta di legge per introdurre la castrazione chimica (oltre al carcere) per curare pedofili e stupratori. La terapia farmacologica, con cui si iniettano agli uomini ormoni per inibire il desiderio sessuale, è praticata in molti Paesi europei se chi vi sottopone è consenziente.

Il trattamento è reversibile, ma gli effetti secondari non sono esclusi. In più, chi lavora da anni con condannati e imputati per violenze e stupri nutre dubbi che un farmaco, da solo, eviti recidive. Paolo Giulini, criminologo clinico del Centro italiano per la promozione della mediazione, che dal 2003 ottiene risultati eccellenti in carcere e fuori contro la reiterazione dei crimini, osserva: «Si invoca la castrazione chimica come un sovrappiù punitivo, dando soltanto una risposta emotiva allo sdegno delle persone. Per evitare che pedofili e violenti reiterino il crimine serve invece un trattamento multidisciplinare, supportato da una adeguata attività di valutazione psicodiagnostica».

Giulini non esclude, nell' ambito dei progetti seguiti di poter integrare in modo sperimentale le terapie con trattamenti farmacologici. Spiega come funzionano i farmaci Vincenzo Mirone, ordinario di Urologia presso l' Università Federico II di Napoli: «Gli antiandrogeni sono farmaci che inibiscono gli ormoni sessuali maschili, usati come cura di alcuni tumori. Nei giovani possono creare danni importanti e ci possono essere effetti sulla fertilità, ma in genere la loro azione termina se viene sospesa la somministrazione».

Laura Emiletti, psicologa del Cipm, sottolinea: « Quando si parla di violenza, anche quella sessuale, si parla sempre di una complessità. La cosiddetta castrazione chimica non è efficace e risolutiva poiché agisce sulla sola componente fisiologica. La maggior parte degli autori di reati sessuali non ha un problema nel controllare gli impulsi e, sempre nella maggior parte dei casi, la dimensione della sessualità non è prevalente, è solo un mezzo per mettere in atto dinamiche di controllo, potere, e prevaricazione. L' unico intervento davvero efficace nella prevenzione della recidiva è un trattamento clinico- criminologico integrato, come dimostrano da anni studi e ricerche ».

COME FUNZIONA 1 Per ridurre il desiderio sessuale nell' uomo si iniettano periodicamente ormoni (antiandrogeni) che abbassano il livello di testosterone. Sospeso il trattamento, l' effetto termina 2 In Europa la usano tredici Paesi, con il consenso dell' interessato. Tra le nazioni che la adottano Svezia, Germania, Finlandia, Francia, e in via sperimentale, in Gran Bretagna.