ItaliaOggi, 3 maggio 2019
Boom di distributori di spremute d’arancia
Le macchine che fanno la spremuta d’arancia da sé hanno avuto molto successo tanto che sempre di più si trovano anche nei supermercati dove i clienti, liberamente, possono confezionarsi da soli la propria spremuta, fresca, di arance, come a casa, riempiendo di succo, spremuto dalla macchina davanti a loro, le bottigliette di plastica vuote messe a disposizione dal negozio. Un servizio self-service in uno spazio dedicato. Un fenomeno di moda, massiccio, che la Nielsen, società di analisi e ricerche di mercato, ha quantificato stimando che questo servizio viene proposto da un punto vendita su due, tra ipermercati, supermercati e negozi di prossimità. Il servizio ha già sedotto, in Francia, il 12% delle famiglie, secondo quanto ha riportato Le Figaro. In Italia, si trova anche in alcune palestre e treni. In media, a comprare la spremuta d’arancia fatta in negozio non sono soltanto curiosi o chi vuole sperimentare: secondo Nielsen chi l’ha provata ritorna e lo fa per 11 volte durante l’anno.Queste macchine creano traffico e cifre d’affari. Il mercato, che vale 110 milioni di euro, si è conquistato il 14% delle vendite globali di succo d’arancia. Niente di cui preoccupare, però, i produttori di succhi di arancia confezionati come Joker e Tropicana, secondo Le Figaro. I negozi che hanno questa macchina realizzano, per i succhi di frutta, un fatturato maggiore dell’1,4%, a patto, però, di mantenere bene, e pulita, la macchina, ha detto a Le Figaro, Stéphane Funaro di Nielsen.