Gazzetta dello Sport, 3 maggio 2019
La crisi dei maiali italiani • New York vieterà gli hot dog? • Addio alle note per gli alunni delle elementari
La crisi dei maiali italiani
Poiché il 70% dei maiali italiani viene venduto ai produttori del prosciutto San Daniele e del prosciutto di Parma, l’allevamento nostrano dei suini è entrato in crisi. Quelli del San Daniele e di Parma vogliono cosce grasse, allevare maiali con cosce grasse è costoso, quindi la Spagna, che alleva maiali con cosce magre, può praticare prezzi più bassi e buttarci fuori dai mercati mondiali. La Cina? Per ora gli vendiamo solo teste e piedi. Ma hanno avuto un’epidemia di peste e dovranno aumentare le importazioni. C’è anche il fatto che gli italiani mangiano sempre meno maiale, e in ogni caso, quando non si tratti di Parma o San Daniele, lo preferiscono magro. Gli allevatori dicono che bisogna inventare nuovi prodotti, che incoraggino il mangiar maiale. Il governo intanto ha stanziato cinque milioni di euro in due anni [Cappellini, Sole].
New York vieterà gli hot dog?Il sindaco di New York De Biasio vuole proibire gli hot dog nei menu controllati dal comune (lotta all’obesità, all’inquinamento da nitrous oxide e metano, ecc.). Gli hot dog sono il terzo cibo più consumato in città.
Addio alle note per gli alunni delle elementari
Con 451 voti favorevoli e tre astenuti la Camera ha approvato la legge che prevede il ritorno dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole: 33 ore di studio obbligatorie, con tanto di voto in pagella e valutazione finale, «per sviluppare la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società». Ma a far scalpore è l’emendamento che cancella le sanzioni per gli alunni delle elementari. Niente più note su registri, ammonizioni, sospensioni, esclusioni dagli scrutini o espulsioni delle scuole. L’emendamento approvato cancella difatti tutte le punizioni «verso gli alunni che manchino ai loro doveri» previste da un Regio decreto del 1928 che, va detto, venivano irrogate solo in rari casi. Non mancano le polemiche. Da una parte i presidi sono contenti («come si può pensare che sia giusta l’espulsione o la sospensione da scuola di bambini di 6-9 anni?»), dall’altra c’è chi come Vittorio Lodolo D’Oria, esperto in malattie degli insegnanti, sostiene «che stiamo levando tutti gli strumenti educativi. Ora sappiamo cosa non si deve fare con i bambini, ma non come comportarci con loro». In molti si chiedono che atteggiamento si dovrà tenere davanti al prossimo episodio di bullismo.