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 2019  maggio 01 Mercoledì calendario

Il libro di Salvini per l’editore di CasaPound

Nel 2016, quando era “solo” il leader della Lega, per la sua biografia autorizzata Matteo Salvini andò sul sicuro: casa editrice Rizzoli. Oggi, da ministro dell’Interno, quando un editore classico e blasonato sarebbe stato ancor più opportuno, Salvini pubblica con una piccola casa editrice: Altaforte, guidata da Francesco Polacchi, militante di CasaPound, titolare del marchio di moda Pivert. Un anno fa una comparsata del capo leghista allo stadio con un giubbotto col marchio amato dall’estrema destra aveva scatenato polemiche feroci e l’accusa di strizzare l’occhio al neofascismo. Ora il libro, sulla cui copertina compare con sguardo fiero e mascella in bella vista: «Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio», curato dalla giornalista Chiara Giannini del Giornale, con prefazione di Maurizio Belpietro. «Cento domande all’uomo più discusso d’Europa. Cento risposte per raccontare quanto di se stesso informa la propria azione di governo», si legge sul sito di Altaforte.

La notizia arriva proprio nei giorni della bufera su Casapound , dopo lo stupro di Viterbo di cui sono accusati due militanti. Scatenate le opposizioni di sinistra, ma anche i dissidenti del M5S. “Sarà meglio che gli italiani si sveglino: c’è un’indifferenza diffusa e pericolosissima verso lo sdoganamento di tutte le forme possibili di apologia di fascismo e di insulto alla nostra storia”, attacca il dem Emanuele Fiano. «Tra mille editori sceglie per il suo libro quello legato a Casapound che per le leggi del nostro paese dovrebbe essere sciolta», gli fa eco Matteo Orfini. «A Ostia CasaPound organizzava manifestazioni con il clan Spada. Salvini è il ministro dell’Interno e legittima l’illegalità». «I rapporti tra Salvini e CasaPound sono da sempre alla luce del sole ed estremamente imbarazzanti», attacca Elena Fattori del M5S. E Paola Nugnes rincara: «Da tempo ha preso posizioni chiare e definite, da cui mi sento lontanissima».Il ministro dell’Interno cerca di chiamarsi fuori: «Non ha scritto alcun libro, ha semplicemente rilasciato una lunga intervista a Chiara Giannini e non ha firmato contratti o accordi con la casa editrice indipendente liberamente scelta dall’autrice», fa sapere il suo ufficio stampa. Difficile però pensare che il leader della Lega non abbia avuto voce in capitolo sulla scelta dell’editore di un libro-intervista in uscita a pochi giorni dalle elezioni europee. 

«Siamo una casa editrice sovranista e in questo momento Salvini è il numero uno del sovranismo», rivendica l’editore Francesco Polacchi, che pubblica anche il mensile «Primato nazionale». «Il libro andrà al salone di Torino, l’evento più importante del settore: lo spazio della cultura è totalmente occupato dalla sinistra, noi vogliamo portare qualcosa di diverso». Quanto a Salvini, «con lui non c’è nessun tipo di rapporto personale», dice Polacchi. E il giubbotto? «Lui è uno fico, e la Pivert fa abbigliamento fico». «Sono un editore, ma prima di essere un editore sono un militante di Casapound, e non mi vergogno di questo. Anzi», sottolinea Polacchi. E aggiunge: «Ci attaccano per distruggere quello spazio di libertà e controinformazione che è il Primato nazionale». Nel catalogo di Altaforte, che su Facebook è stata presentata da CasaPound come «il punto di riferimento per la diffusione di una cultura identitaria e non allineata» ci sono titoli come «Il cinema tedesco del Terzo Reich - Leni Riefenstahl», «Diario di uno squadrista toscano» e fumetti su «Benito Mussolini - La mia guerra».