ItaliaOggi, 1 maggio 2019
Venny, la Greta finlandese, va a scuola in slitta
A vedere il cartello stradale che indica il nome del paese ci si potrebbe quasi confondere con una pietra miliare. Ma «Ii» è il nome di un piccolo villaggio finlandese che, silenziosamente, sta cercando di portare avanti una vera e propria rivoluzione ambientale. Non c’è solo Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che ha conquistato i media mondiali con la sua battaglia, ma in questo paesino situato nel Nord della Finlandia, proprio sul confine con la Svezia, ci sono tanti bambini che, con un piglio ambientalista forse ancor più determinato di quello di Greta, stanno portando a termine un piccolo miracolo. Come raccontato dalla Bbc in un recente servizio, l’ambizione di questa cittadina, poco meno di 10 mila abitanti, è diventare la prima comunità mondiale a rifiuti zero. A Ii hanno smesso di usare combustibili fossili, il municipio sta riducendo le emissioni di anidride carbonica a un ritmo decisamente veloce: se l’Unione europea ha fissato il target di un taglio delle emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), in questi villaggi si punta a ridurle dell’80% entro il 2020. Praticamente saranno 30 anni in anticipo rispetto agli obiettivi comunitari.Vivere in un clima freddo, con la neve che copre tutto per diversi mesi l’anno, con il sole che fa capolino un giorno ogni tanto... sembrerebbe difficile la svolta green. Eppure ci stanno riuscendo: con lungimiranza nel 2012 hanno investito in progetti di energia geotermica, solare ed eolica, impianti che ora generano profitti per mezzo milione di euro all’anno oltre a fornire energia rinnovabile.
Non solo Greta, quindi, ma anche Venny, 14 anni, che in inverno va a scuola in slitta, e tanti altri giovani che sono il motore di questa rivoluzione verde. La sfida di un mondo più pulito, infatti, è nelle mani delle nuove generazioni, che sono protagoniste di un percorso di consapevolezza e di azione. «La cosa più interessante da vedere è che tipo di società abbiamo», ha spiegato alla Bbc, Leena Vuotovesi, attivista locale, «e come cambia quando i bambini e i ragazzi imparano sin dall’asilo ad essere sensibili all’ambiente».
I giovani, infatti, sono impegnati in azioni per risparmiare risorse. Per esempio le scuole ottengono il 50% dei soldi che risparmiano sulle bollette dell’elettricità e dell’acqua. E nelle aule sono proprio gli alunni a controllare che i dispositivi elettronici siano spenti quando non utilizzati; oppure monitorano la temperatura degli ambienti scolastici, se sufficientemente calda allora il riscaldamento viene stoppato. Piccole azioni quotidiane, se vogliamo banali, che sono alla base del cambiamento: poi anche a casa il comportamento è analogo e si sensibilizzano pure gli adulti.
Dal 2007 al 2015 il villaggio ha dimezzato le emissioni di anidride carbonica, ovviamente non c’è riuscito solo evitando di lasciare le luci accese per casa, ma anche grazie a un aumento nell’utilizzo di auto elettriche e spingendo sul riciclo dei rifiuti. «Abbiamo l’obiettivo di diventare il primo comune a rifiuti zero del mondo, ha aggiunto Ari Alatossava, sindaco di Ii, «non usiamo combustibili fossili: niente gas, niente petrolio, niente carbone. Usiamo le rinnovabili, come l’energia geotermica, eolica, solare oppure il cippato per le stufe per produrre elettricità e calore».