ItaliaOggi, 1 maggio 2019
Il grande carnivoro di 22 milioni di anni fa
Il fossile di un grande mammifero ipercarnivoro è stato ritrovato in un cassetto del museo di Nairobi, la capitale del Kenya, in Africa. E questo ha permesso al paleontologo Matthew Borths di scoprire una nuova specie di mammifero carnivoro gigante, una sorta di parente del leone d’Africa, ma più grosso di un orso polare, che è vissuto 22 milioni di anni sul territorio che oggi è il Kenya. La nuova specie è stata denominata Simbakubwa kutokaafrica che significa grande leone dell’Africa. I risultati di questa scoperta sono stati pubblicati nella rivista Journal of Vertebrate Paleontology, ripresa da Le Figaro. Questa nuova specie aveva una dentatura molto specifica, con i canini grandi capaci di strappare e lacerare ma anche più file di molari, saldati, così forti da riuscire a spezzare le ossa. Probabilmente attaccava grossi erbivori come gli elefanti e i rinoceronti.
Tutto è cominciato nel 2013, quando Borths stava facendo le sue ricerche per la tesi di laurea sugli ipercarnivori (il cui regime alimentare è per oltre il 70% fatto di carne), in particolare un gruppo specifico di iene. E ha cominciato a esaminare le collezioni del museo nazionale di Nairobi. In un cassetto uno strano fossile ha attratto la sua attenzione insieme ad altri fossili di denti mai visti che erano stati ritrovati tra il 1978 e 1980 durante gli scavi nel sito di Meswa Bridge, nel Kenya occidentale. Tornato all’università dell’Ohio, Borths ha contattato la specialista in paleontologia Nancy Stevens che aveva scoperto in Tanzania un importante sito di fossili. E che aveva aperto lo stesso cassetto di Borths al museo di Nairobi. Così, i due decisero di tornare in Kenya insieme per studiare i fossili nel cassetto del museo keniano con il risultato di scoprire la nuova specie di mammifero ipercanivoro, la Simbakubwa kutokaafrica. Una scoperta importante, anche se non ha le stesse conseguenze universali di quella di sir Alexander Fleming per la pennicillina o di Charles Goodyear per la vulcanizzazione della gomma.
Inoltre, la storia di questa scoperta ha influenzato altri curatori di musei, come quello di storia naturale di Parigi, a fare un inventario completo delle collezioni di paleontologia, riesaminando dei fossili con tecniche di analisi per immagini, completando le osservazioni precedenti e permettendo ad alcuni fossili di riapparire, come quello di un magnifico Edmontosaurus.