ItaliaOggi, 30 aprile 2019
Diritto & Rovescio
Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, è bravissimo, bisogna riconoscerlo, nel girare le frittate. Se non avesse questa abilità, sarebbe già tornato da tempo ai suoi amati studi giuridici. Non a caso divenne famoso per avere affermato (nel 2018) che «il 2019 sarà un anno bellissimo e gli anni successivi ancora di più». Fece questa spericolata professione di ottimismo proprio mentre stava venendo giù l’intero paese. A chi, sei mesi dopo, gliela ricorda, Conte replica, seccato: «Ma quella era una battuta». Ma perché, se era un battuta, non lo chiarì subito mentre tutti i media la presentavano come vera? Sabato scorso i titoli a tutta pagina dei giornali dicevano che Conte, di Siri, affermava: «Lo scollerò dalla sedia». Perbacco, Conte è diventato un energumeno? Poi però, nel testo, che è letto da pochissimi anche perché è stampato con i caratteri di un contratto assicurativo, Conte precisava: «Se questa fosse la mia determinazione». Di lui, Marcello Marchesi avrebbe detto: «Mi spezzo ma non mi spiego». Oppure: «È il premier del penultimatum».