Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  aprile 30 Martedì calendario

Il Venezuela importa il grezzo dalla Nigeria

Il Venezuela, che ospita le più grandi riserve petrolifere del mondo, è costretto dalla crisi a importare il petrolio greggio. A marzo, la produzione del paese è scesa al di sotto del livello di un milione di barili al giorno, la peggiore performance in sedici anni. Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti pesano sull’attività che è rallentata anche dal deterioramento economico del paese.I giacimenti di petrolio e di gas, terrestri e marittimi, i gasdotti e i porti sono bloccati da frequenti interruzioni di corrente. Di conseguenza, la compagnia petrolifera statale Petroleos de Venezuela Sa (Pdvsa) ha acquistato un carico di grezzo dalla Nigeria. Circa un milione di barili di petrolio leggero dal campo nigeriano di Agbami sono stati scaricati martedì sulla costa venezuelana, secondo quanto ha riportato Le Figaro.
Il Venezuela, che ricava la quasi totalità delle proprie entrate dal petrolio, sta vivendo una crisi politica, economica e sociale senza precedenti. Il presidente Nicolas Maduro, il successore di Hugo Chavez la cui legittimità è sempre più contestata, ha portato il paese alla rovina. Tanto che il Fondo monetario internazionale (Fmi) prevede quest’anno un calo del Pil del 25%, un’inflazione sproporzionata (10.000.000%) e un tasso di disoccupazione superiore al 44%. Il Venezuela ci metterà «almeno un decennio» per riprendersi dall’attuale crisi economica. A quel punto, secondo il Fmi, la produzione di petrolio potrebbe «conoscere una caduta vertiginosa a 600 mila barili al giorno».