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 2019  aprile 29 Lunedì calendario

ULTIMI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS IN LOMBARDIA: SI REGISTRANO 416 NUOVI MORTI, IN CALO RISPETTO AI 542 DI IERI. IL TOTALE DEI DECESSI SALE A 6.360 - SECONDO LA REUTERS SI REGISTRANO 1.592 NUOVI CASI (+4%) PER UN TOTALE DI 41.007 - CRESCE IL DATO DEI TAMPONI: OGGI NE SONO STATI ESEGUITI 107398, +4895 RISPETTO A IERI - IL GOVERNATORE FONTANA: "IL GOVERNO HA AGITO IN RITARDO…" -

In Lombardia il bollettino del 29 marzo parla di 416 morti nel giro di 24 ore per il coronavirus per un totale di 6.360 morti . Secondo la Reuters il totale dei casi è di 41.007, in aumento di 1.592 (+4%). Si registra dunque un calo dei morti nell’arco di 24 ore rispetto al 28 marzo quando ci sono stati 542 decessi in un giorno. A calare è anche la curva dei casi totali che ieri era aumentata del 5,7% (+2.117), mentre oggi 29 marzo è aumentata del 4%. Ieri si registravano 1.319 persone in terapia intensiva. IL GOVERNATORE FONTANA: IL GOVERNO HA AGITO IN RITARDO Da open.online

Continua il botta e risposta fra il governatore della Lombardia Attilio Fontana e ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, ma anche con il sindaco di Milano Beppe Sala. Fontana torna all’attacco: «Se non è il momento di alzare i toni, evitiamo di farlo». E continua: «Lanciare il sasso e togliere la mano non è mai bello. In questo momento, poi, risulta inopportuno e pericoloso perché potrebbe ingenerare tensioni anche sociali di cui nessuno ha bisogno. Per evitare le polemiche, insomma, basta non innescarle ogni mattina».

Fontana si rivolge anche al primo cittadino del capoluogo: «Il sindaco di Milano sa benissimo tutto quello che Regione Lombardia ha fatto in passato, fuori dall’emergenza, per rendere Milano e il nostro territorio un’eccellenza sanitaria internazionale, che anche lui ha sempre decantato e portato come modello di vanto. E sa bene – aggiunge il governatore – anche tutto quello che, spesso, troppo spesso, da soli, stiamo facendo per combattere questa guerra».

«Nel merito gli rammento che consultori si occupano di tutt’altro e non certo di Coronavirus. Quanto ai medici di base forse non ha compreso bene cioòche dicono. Non avevano i presidi (mascherine, gel igienizzante) per proteggere se stessi e i malati, per questo non potevano effettuare le visite a domicilio. E non avevano i presidi perché il Governo non è stato finora in grado di fornirci la quantità sufficiente per assicurarli anche a loro. Ma da oggi, produciamo da soli 900.000 pezzi e la mancanza verrà risolta dalla Regione», ha aggiunto.

Poi l’affondo finale: «Al sindaco Sala chiedo dunque di riporre nell’astuccio dei pennarelli (necessarissimi, beninteso) a lui tanto cari in queste ore, le tinte forti o addirittura fosche, per usare colori più tenui e caldi. Il verde della speranza e il rosa del nuovo giorno».