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 2019  aprile 28 Domenica calendario

Miss Urss viene eletta in trasferta

Tacchi alti, mini-bikini e nostalgia dell’Unione Sovietica. Mescolare bene, aggiungerci Londra, ed ecco pronto un bel cocktail esplosivo: si chiama “Miss Urss”, è un concorso di bellezza organizzato in questi giorni nella capitale britannica e suscita polemiche fino a migliaia di chilometri di distanza. A questo punto qualcuno può pensare di avere le traveggole, magari dopo avere appropriatamente bevuto un bicchierino o due di vodka, e non si può dargli torto. L’Impero dei Soviet è crollato ventotto anni or sono. E se c’è un paese al mondo che ha cattivi rapporti con il suo erede legale, ossia con la Russia odierna, è proprio la Gran Bretagna, dopo gli attacchi a base di polonio radioattivo e gas nervino contro ex- agenti del Cremlino venuti a cercare asilo da queste parti. Eppure, per quanto appaia paradossale, si tratta di cronaca d’oggi, non di un passato remoto. Né si può escludere che, dietro gli stratosferici tacchi a spillo e gli striminziti bikini, si nasconda un’offensiva di propaganda di Mosca.
Ma andiamo per ordine. Un concorso di bellezza intitolato Miss Urss è esistito negli ultimi tre anni di vita dell’Urss medesima e si svolgeva lungo le rive della Moscova. Sette anni fa è ricomparso a Londra, organizzato da alcuni dei 200mila russi di “Londongrad”, come la città sul Tamigi viene ribattezzata per la presenza della loro folta comunità. Quest’anno è un evento più in grande stile del solito: si svolge all’Hotel Hilton, il biglietto per assistervi costa 400 sterline a persona e per di più bisogna essere invitati, ovvero appartenere a una lista di Vip selezionati dall’organizzazione. Le “miss” arrivano appositamente dalle quindici ex- repubbliche sovietiche o vivono anche loro già da tempo in Gran Bretagna. Le candidate devono superare alcune prove per entrare in finale, compreso ricevere consensi che i loro fan possono comprare online (1 sterlina ogni 3 voti): come al mercato. La vincitrice riceverà un contratto con un’agenzia di modelle e un viaggio premio.
L’iniziativa suscita tuttavia sdegnate proteste nei paesi dell’ex- Urss: dall’Ucraina, da cui provengono quest’anno la maggior parte delle partecipanti, alla Lituania, dove la definiscono un’operazione antistorica. «Se qualcuno ha nostalgia dell’Urss, non siamo certo noi», commenta l’ambasciata dell’Uzbekistan. «Immaginate la reazione se qualcuno organizzasse un concorso per Miss Terzo Reich o Miss Impero Britannico», concorda Ian Bond, un ex- diplomatico inglese. Fra gli sponsor del progetto spicca Rixos, catena di hotel di lusso sparsi per il mondo, di proprietà di un uomo d’affari kazako, Tevfik Arik, che vanta stretti legami con Mosca e pure con le società di Donald Trump. Un giallo internazionale? Un intrigo del Cremlino per rifondare l’Unione Sovietica a forza di ragazze in bikini? Nel 2010 Arik è stato incriminato per traffico di prostituzione, dopo un party a bordo del suo yacht con otto escort russe: per cui potrebbe anche trattarsi soltanto di una scusa per allungare le mani alla faccia del MeToo. “Dalla Russia con amore”, può voler dire tante cose, come insegna l’agente 007. La colonna sonora dello show, in ogni caso, sarebbe già pronta, firmata dai Beatles: “Back in the Ussr”.