il Giornale, 28 aprile 2019
Lo squalo che nuota da 400 anni
È uno dei più grandi desideri dell’uomo, da sempre al centro di esperimenti, ricerche, teorie. Ma per adesso la nostra specie non è ancora stata in grado di sfidare la morte, ottenendo il dono dell’immortalità. Al contrario sembrano esserci riuscite alcune specie animali. Considerate quasi eterne. La loro vita dura, infatti, così a lungo da superare di centinaia di anni quella degli esseri umani. I «matusalemme» ai quali la natura ha regalato questa super longevità sono molti. Uno dei più noti si chiama «Tardigrada», ed è un piccolo invertebrato all’apparenza abbastanza anonimo. In realtà ha una capacità di resistenza, anche in condizioni particolarmente difficili, che lo rende quasi invincibile.
Questi animali possono sopravvivere in mancanza di acqua fino a dieci anni, sopportando anche temperature estreme: da meno 300 gradi a più 151. Normalmente vivono più di un secolo, anche se sottoposti a radiazioni o a mancanza di ossigeno. Ma sicuramente non sono loro a detenere il primato della vita più lunga sulla Terra. Il record spetta, infatti, a una medusa molto speciale. Si chiama «Hydrozoa» e in alcuni casi può arrivare a compiere tremila anni. Fra i vertebrati, invece, il vero matusalemme del pianeta è il cosiddetto squalo della Groenlandia. Secondo gli scienziati questo pesce cresce così lentamente da poter raggiungere i 400 anni. Il segreto della sua longevità dipenderebbe proprio dalla maturità ritardata, che però non gli impedisce di raggiungere misure imponenti: gli esemplari più grandi possono superare i sette metri di lunghezza e i mille chili di peso. Nella stessa zona geografica vive anche una balena la cui vita media stimata supera i 211 anni. Normalmente si aggira nelle acque gelide del mar Artico forte dei suoi venti metri e 152 tonnellate di peso.
Al terzo posto, fra gli animali vertebrati considerati quasi immortali, c’è il Sebastes Aleutianus. Si tratta di una sorta di scorfano capace di raggiungere le 205 «primavere». Il pesce è molto diffuso nel Nord dell’oceano Pacifico, ed è considerato il detentore del record di vecchiaia fra i suoi simili. Dietro di lui si piazza uno strano animale, anche lui acquatico, e molto noto anche nel Mediterraneo. Si tratta del riccio rosso di mare, che di anni può arrivare a compierne 200. Anche grazie al suo esoscheletro spinato, che lo mette al riparo da moltissimi predatori. Vive, invece, nel remoto arcipelago delle Galapagos la tartaruga più resistente del mondo: la sua vita media è di 150 anni, ma alcuni esemplari ne hanno raggiunti 177. Da record sono anche le dimensioni, visto che questi animali possono superare i 400 chili di peso. Tornando nel mare, c’è un altro pesce in grado di sopravvivere fino a 157 anni. È stato battezzato Sebastes Borealis ed è particolarmente diffuso nei mari che vanno dalle acque sudorientali della Kamchatka russa fino al largo delle coste della California.
Sempre in Nord America vive un altro pesce molto longevo. Si tratta dello storione dei laghi: nel suo habitat naturale può superare i 150 anni. Il segreto di tanta resistenza sarebbe celato in una crescita particolarmente lenta. Le femmine impiegano infatti dai 14 ai 33 anni per raggiungere lo stadio di maturità riproduttiva. Successivamente depongono le uova soltanto in un intervallo di tempo fra quattro e nove anni. Nella classifica dei matusalemme c’è un altro rettile: la tartaruga gigante di Aldabra. Originario delle Seychelles, questo anfibio può vivere senza particolari problemi fino a 152 anni. Proprio come il pesce specchio atlantico, diffuso negli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano. Infine stupiscono le capacità di sopravvivenza di un crostaceo molto noto, specialmente fra chi ama la buona cucina. Si tratta dell’aragosta mediterranea, capace di vivere fino a 150 anni. Sempre che prima non finisca in qualche pentola.