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 2019  aprile 27 Sabato calendario

Un’autostrada per collegare Pechino all’Europa

La Russia di Putin entrerà nella Nuova Via della Seta con un’autostrada. Duemila chilometri di asfalto collegheranno il Kazakhstan alla Bielorussia passando a sud di Mosca e uniranno così Shanghai ad Amburgo, la Cina all’Europa. È l’ambizioso obiettivo di Meridian: il primo progetto russo pensato apposta per la Belt and Road Initiative del governo cinese. I lavori dovrebbero iniziare già a giugno e il Cremlino ha ordinato che siano terminati entro il 2024.
I legami tra Russia e Cina si stanno facendo sempre più forti, sia in politica sia in economia, e Mosca adesso appare più che mai interessata alla Nuova Via della Seta, il piano infrastrutturale lanciato da Xi Jinping per connettere Asia, Europa e Africa. 

Il prestito da 9,7 miliardi
Ieri al forum Belt and Road di Pechino Putin non ha parlato dell’autostrada, ma ha sottolineato che la Nuova Via della Seta «calza alla perfezione con i piani» dell’Unione Economica Eurasiatica guidata dal Cremlino e di cui, oltre alla Russia, fanno parte anche Armenia, Bielorussia, Kazakhstan e Kirghizistan. Anche i soldi per la nuova autostrada russa Meridian potrebbero arrivare in parte dalla Cina. Secondo una fonte consultata da «Bloomberg», l’anno scorso la Banca per lo Sviluppo della Cina ha concesso una linea di credito di 9,7 miliardi di dollari alla Banca statale russa per lo Sviluppo (Veb), che sta valutando di usare parte di questo denaro per finanziare il progetto.
L’iniziatore del piano è Aleksandr Ryazanov, ex numero due del colosso russo del gas Gazprom. La sua Russkaya holdingovaya kompaniya possiede già l’80% del terreno su cui passerà l’autostrada e la totalità del progetto Meridian. Ma si limiterà a un ruolo da azionista di minoranza con l’arrivo di ulteriori investitori. Secondo l’agenzia russa «Ria Novosti», Ryazanov stima che Meridian costerà 8 miliardi di dollari e che la spesa sarà coperta in 10-12 anni. Bloomberg sostiene invece che per Ryazanov il progetto costerà 9,1 miliardi di dollari da ammortizzare in 12-14 anni. Saranno alberghi, negozi e punti di ristoro lungo la strada a ripagare chi vorrà investire su Meridian. Ma anche il versamento del pedaggio da parte di camionisti e automobilisti.

Le ricadute
La nuova autostrada a quattro corsie accorcerà infatti la distanza che i tir devono percorrere per andare dalla Cina all’Europa e competerà con le tre linee ferroviarie già esistenti. Sarà una via alternativa, più veloce ma anche più costosa. I vantaggi per la Russia di Putin sono evidenti: almeno 3.500 posti di lavoro, investimenti in zone poco sviluppate e nuove infrastrutture, tra cui un ponte sul Volga lungo 4.500 metri vicino Saratov.  Ma il vero punto di forza è l’ulteriore potenziamento dei rapporti economici con Pechino. Ieri, durante l’incontro con Xi, Putin ha sottolineato che nel 2018 l’interscambio tra Russia e Cina è aumentato del 24,5% toccando i 108 miliardi di dollari, un nuovo record. Per Putin, la cooperazione tra Mosca e Pechino è «un esempio» per «il mondo di oggi». Nonostante alcune velate tensioni in Africa e in Asia centrale, Russia e Cina si intendono bene sullo scacchiere internazionale. Anche alla luce dei difficili rapporti con l’Occidente e in particolare con gli Usa. 
Ieri Putin e Xi hanno detto di voler coordinare i loro futuri passi sulla crisi venezuelana e sulla questione nucleare nordcoreana. Lunedì le forze navali russe e cinesi inizieranno invece nuove manovre congiunte nelle acque di Qingdao.