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 2019  aprile 27 Sabato calendario

Il film su Tolkien contestato

Ci si chiede ancora, a 46 anni dalla sua morte (avvenuta nel 1973): ma J.R.R. Tolkien è di sinistra o di destra? L’autore inglese di Il signore degli anelli e Lo Hobbit, da cui sono stati tratti i celeberrimi film (regia di Peter Jackson), ancora suscita polemiche, adorazioni, odi, sospetti. Tolkien non mette nessuno d’accordo. Tanto meno chi è alle spalle del film Tolkien, del regista finlandese Dome Karukoski ( The Grump, Tom of Finland), con Nicholas Hoult nel ruolo del protagonista e Lily Collins (già Biancaneve, figlia dell’ex leader dei Genesis Phil) in quello della sua amatissima moglie, Edith Bratt. Gli eredi della famiglia Tolkien hanno preso le distanze dal film dicendo che non hanno mai approvato la realizzazione di un biopic dell’autore. La Fox Searchlight ribatte che il film non è altro che un tributo allo scrittore.
Non è la prima volta che gli eredi di Tolkien si fanno sentire: nel 2009 hanno raggiunto un accordo plurimilionario sui diritti dai film tratti dal Signore degli anelli. Tolkien esplora gli anni formativi dell’orfano John Ronald Reuel (da qui l’acronimo J.R.R.), intorno al 1910, e la sua ricerca di amicizie, arte e ispirazione tra i compagni più emarginati a scuola. Siamo all’alba della I Guerra Mondiale. Esperienze dure, anche traumatiche, che porteranno il giovane Tolkien a ambientare i suoi famosi romanzi nella Terra di Mezzo, poi imitati per i decenni a venire (fino a Trono di Spade).
Tolkien uscirà nei cinema il 3 maggio in Gran Bretagna e il 10 negli Stati Uniti, mentre in Italia arriverà a settembre (ma sarà presentato al Taormina Film Fest il prossimo 2 luglio). Lo Hobbit e Il signore degli anelli vennero scritti da Tolkien subito dopo il ritorno dal fronte durissimo della guerra, con tutte quelle immagini devastanti impresse nella mente, con l’autore sopraffatto da un sentimento di tristezza, confusione e perdita.Ma l’amore per Edith riporta Tolkien a un senso di normalità, anche felicità. La coppia si sposò nel 1916, e rimase unita fino alla morte di Edith, nel 1971, seguita due anni dopo da quella dello scrittore.
Il film è stato girato nel nord dell’Inghilterra, tra lo Cheshire, il National Waterways Museum a Ellesmere Port e i cottage di Porters Row. Ci sono scene in cui Tolkien parla della genesi dei suoi futuri celebri romanzi epici: «Sono storie sui tragitti che dobbiamo compiere per provare ad affermare noi stessi», dice Hoult in una scena che secondo molti racchiuderebbe il senso "superomistico” nietzschiano della sua mistica narrativa.Tolkien ed Edith s’innamorarono quando lui aveva 16 anni, ma il futuro romanziere non propose il fidanzamento fino al compimento dei 21 anni, quando lei era legata a un altro giovane (perché convinta che J.R.R., al fronte, avesse perso interesse in lei). Dice Lily Collins, 30 anni, da noi incontrata a Los Angeles per la promozione del film: «Per ironia della sorte ho girato Tolkien subito dopo Ted Bundy, il film sul celebre serial killer – che accoppiata vincente! (ride). Poi ho recitato il ruolo di Fantine nel nuovo film tratto da I miserabili: è stato un periodo straordinario per me, una montagna russa di emozioni, anche sfiancante. Sono passata dal fantasy alla follia, sia di Bundy che di Fantine, malata d’amore. Ma anche Edith era malata d’amore. Il film suggerisce che proprio lei abbia ispirato Tolkien per il personaggio della Regina degli Elfi, e sia Fantine che il mio personaggio in Bundy toccano questo archetipo sotterraneo. Insomma, per più di un anno mi è sembrato di vivere nella stessa favola». Dice Hoult, anche lui inglese, 30 anni, conosciuto per X- Men, Mad Max: Road Fury e Deadpool 2, tra i tanti suoi film: «Ho letto Tolkien da ragazzino, è una lettura praticamente obbligatoria in Gran Bretagna. Ho sempre pensato a Tolkien come a un Oliver Twist con una forza di volontà sovrumana. Le sequenze di guerra nel film mostrano la sua abilità di sopravvivenza e il suo saper ricreare le esperienze, canalizzarle nella creatività e nel racconto. Una forma di autoterapia e di maieutica che solo un genio, o un carattere fortissimo, potrebbe attuare».
Tutto questo non ha però convinto gli eredi di Tolkien, che si sono opposti al film: «Vogliamo render noto e chiaro che non approviamo il film sul nostro progenitore – hanno scritto gli eredi – e non approviamo il contenuto in nessun modo». Ma la Fox e il regista Karukoski hanno risposto: «Siamo molto fieri del nostro film, che si concentra sugli anni formativi del giovane J.R.R. e sulla sua straordinaria vita prima e durante e subito la Grande Guerra: ci teniamo a dire che il film non si sofferma sui soggetti dei suoi romanzi. La sua arte è mantenuta a doverosa e rispettosa distanza, aperta alle interpretazioni di studiosi ed esperti, come lo è sempre stata. Il nostro film non fa che esprimere rispetto e ammirazione per il giovane Tolkien, e per il suo contributo fenomenale alla letteratura mondiale». Di destra o di sinistra, la polemica continua.