ItaliaOggi, 26 aprile 2019
Diritto & Rovescio
La Lega vuol ridurre i costi della Rai migliorandone l’efficienza. Gli interventi, visto il livello mostruoso degli sprechi, sono facili. Ad esempio la Rai, pur avendo 13 mila dipendenti e vantando straordinari centri di produzione, ricorre senza ragione a troppe collaborazioni esterne. Inoltre sono eufemisticamente a disposizione del d.g. Rai fior di dirigenti pagatissimi e condannati a far niente perché diventati superflui. Basterebbe adottare subito, in occasione delle future nomine a direttori e vicedirettori, il contratto nazionale di lavoro che ne prevede il licenziamento come tutti i dirigenti in Italia. Sono in corso agitazioni per l’assunzione di 382 precari Rai. Chi sono, questi? Degli assunti non per concorso, come prevede la legge, ma per chiamata (sono amici di amici). Ok alla loro stabilizzazione ma con la contemporanea approvazione della norma per cui chi in futuro assumerà in Rai dei precari sarà responsabile del loro successivo mantenimento. Queste tre facili decisioni sarebbero ovvie in qualsiasi azienda. Se non si faranno, vuol dire che in Rai non si farà nulla. Smettetela di prenderci in giro. Almeno.