Il Sole 24 Ore, 26 aprile 2019
Ghosn riesce dal carcere con una maxi cauzione
«Se telefoni a tua moglie ti risbattiamo in galera». Non solo una nuova cauzione da circa 4 milioni di euro, ma divieto assoluto di comunicare con la consorte: sono le condizioni alle quali il tribunale di Tokyo ha concesso la libertà provvisoria a Carlos Ghosn (riarrestato il 4 aprile scorso con nuove imputazioni). Carole Ghosn era scappata da Tokyo con un passaporto diverso da quello che le era stato sequestrato, dopo il rifiuto di presentarsi “volontariamente” per essere interrogata (pare sia sospettata di aver avuto un ruolo nelle circostanze alla base delle ultime accuse elevate contro il marito). Al di là dei bizzarri capitoli di questa saga giudiziaria, spiccano le difficoltà di Nissan nel post-Ghosn. Dopo il secondo profit warning in pochi mesi emesso mercoledì, diventa concreta la possibilità che, per la prima volta in un decennio, i suoi profitti annuali risulteranno inferiori a quelli del partner Renault. Ieri i dati sull’esercizio chiusosi a marzo hanno evidenziato un calo del 4,6% delle vendite a 5,52 milioni di unità (-8,2% a marzo). Negativi anche i dati sulla produzione: -6% nell’annata e -13,6% il mese scorso. E l’esodo di manager (da ultimo, Daniele Schillaci) complica una situazione diventata nebulosa sul piano strategico.