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 2019  aprile 25 Giovedì calendario

Il ritorno di Madonna

Quello che siamo disposti a rischiare rivela quanto valiamo. Qualche settimana fa, scriveva così Madonna sui suoi profili social. Anzi, lo scriveva Madame X, alter ego o, semplicemente, ultima evoluzione della cantante. Ieri sera, questa donna con un occhio bendato e il frustino in mano, questo «agente segreto che gira il mondo, cambia identità, lotta per la libertà, porta la luce nei luoghi oscuri», ha dimostrato di essere disposta a rischiare parecchio, presentandosi al mondo attraverso l’atteso videoclip del suo nuovo singolo, Medellín. Dopo una pausa di quattro anni dall’ultimo disco (Rebel Heart), Madonna ha accompagnato per mano il primo video del disco che di questo personaggio porta il nome (disponibile dal 14 giugno), in una première trasmessa in contemporanea mondiale su Mtv, nella tarda serata di ieri. In diretta da Londra, per venti minuti ha risposto alle domande dei fan vincitori di un concorso voluto da lei, collegati da New York, San Paolo e Milano, perché queste sono state le città scelte da madame. 
Ha parlato del progetto nato in Portogallo: «Mi sono trasferita lì per seguire la carriera calcistica di mio figlio. Ma non potevo fare solo quello, mi sarei depressa. Ho iniziato a conoscere persone ed è stato naturale avvicinarmi a degli artisti. In questi incontri le persone iniziavano a suonare... mi dicevo: ma lo fanno davvero così? Per amore, passione e divertimento? E non perché sono pagati?». Sono loro i diversi sapori di un disco che «ricorda come la musica sia l’anima dell’universo. Non importa dove siamo, che lingua parliamo, la musica ci connette in modo ancestrale. Eravamo tutti connessi prima di Instagram, gente». 
Ironica, ha risposto alle domande di tutti. Mattia Zagato, 33 anni, è stato il fan italiano che le ha parlato. «Ero agitatissimo. Sono cresciuto con Madonna», racconta lui che le ha dedicato la tesi di laurea: «Ho vissuto questa sua pausa con speranza: volevo si spingesse oltre. E se musicalmente il singolo non è il mio genere, il video rappresenta un suo ritorno in stato in grazia».  
In Madame X – nome che le aveva profeticamente dato Martha Graham quando la signorina Madonna Louise Veronica Ciccone, a 19 anni, era una sua allieva: «Ogni giorno vieni a scuola e non ti riconosco. Ogni giorno cambi la tua identità», le aveva detto – in molti rivedono quell’idea di donna indipendente che l’ha resa un’icona. Altri pensano a un omaggio a Lana Turner, protagonista di un film con questo titolo, che però è anche il nome di un dipinto di John Singer Sargent, in cui la protagonista ha lo sguardo che si posa chissà dove. Madonna lo ha definito un personaggio naïf: «Non le importa cosa dice la gente. Quando ho iniziato la mia carriera anche io ero naïf, ed è stato un bene perché non ero interessata ai giudizi. Ero libera e pura. Ora vorrei tornare a quello stato, in cui ero lontana da ogni condizionamento. Così si chiude un cerchio». 
Ieri la cantante, inginocchiata nella preghiera che apre il video, immancabile riferimento all’immaginario cattolico, ha dimostrato di essere ancora quella donna senza costrizioni. Che può essere «un’insegnante di cha cha, una professoressa, un capo di stato, una governante, un’equestre, una prigioniera, una studentessa, una suora, una cantante di cabaret, una santa, una prostituta». Così ha descritto Madame X. Così ha descritto se stessa.