Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  aprile 25 Giovedì calendario

Quanto valgono le Atp Finals di Tennis

«Meglio di un’Olimpiade». A Torino, che di Giochi a 5 cerchi se ne intende avendo ospitato quelli invernali del 2006, è questo uno dei commenti più pacati con cui si celebra l’assegnazione delle Atp Finals alla città dal 2021, arrivata ieri dopo un lungo tira e molla tra il board dei tennisti e il governo. Il torneo che riunisce, a novembre, gli 8 migliori giocatori del circuito maschile, sia in singolare che doppio, traslocherà sotto la Mole dopo i 10 anni londinesi. Una decisione arrivata grazie a una candidatura messa a punto dalla sindaca Chiara Appendino assieme al presidente della Fit, Angelo Binaghi, e al direttore marketing del Coni, Diego Nepi Molineris, e che ha sbaragliato la concorrenza di Londra, Manchester, Tokyo e Singapore.
L’annuncio, ufficializzato con un video sulla pagina Facebook di Atp, vale più di mezzo miliardo di euro: tanto è stato stimato il ritorno economico per Torino e il Piemonte, spalmato su 5 anni. Il dossier di candidatura prevede 250mila visitatori per ogni edizione: almeno la metà degli spettatori arriverà da fuori città e la maggior parte da altri Paesi.
Torino che, tra polemiche interne al Movimento 5 Stelle e campanilismi contro Milano, aveva rifiutato l’ipotesi di una candidatura a tre, insieme anche a Cortina, per le Olimpiadi invernali del 2026, ha alla fine ottenuto un evento quinquennale che garantisce adeguata visibilità mondiale. Per i Giochi il ritorno era stato calcolato attorno al miliardo di euro, ma gli investimenti necessari erano almeno pari. Con le Atp Finals invece si sfrutterà l’eredità olimpica del 2006, il Pala Alpitour che sarà la sede dei match è stato costruito proprio per i Giochi e sarà riconvertito, insieme alla vicina Piscina Monumentale, per creare una “cittadella del tennis”. La struttura attualmente può ospitare poco più di 14mila spettatori, mentre l’Atp punta a superare i 15mila come già succede all’O2 Arena di Londra. Il torneo con i migliori 8 Le finali Atp (Association Tennis Professionals) si giocano fra gli 8 migliori tennisti del mondo, divisi in due gironi da 4 Le trasformazioni necessarie e l’organizzazione dell’evento avranno un costo di circa 250 milioni di euro, coperto in parte dagli investimenti della Città, della Regione e del mondo produttivo piemontese, ma il grosso sarà fatto dagli sponsor.
Da Fca a IntesaSanPaolo, passando per Rolex e Lavazza, impresa torinese che però già oggi sostiene tornei importanti come il Roland Garros, sono tantissime le aziende interessate alle Atp Finals di Torino. Senza contare Bnl e il Credito Sportivo che hanno giocato un ruolo fondamentale nel deposito della fideiussione da 78 milioni di euro con la quale il governo si è impegnato a coprire il montepremi che ogni anno è assicurato ai giocatori. Nel 2021 l’importo sarà di 13 milioni di euro, da suddividere tra singolare e doppio.

A gestire l’evento, aspetto tra i più importanti per convincere il board di Atp, ci saranno la Federtennis, che con il presidente Binaghi ha fatto di tutto per ottenere le proroghe in attesa che dal governo arrivasse quell’impegno finanziario richiesto dall’associazione dei tennisti professionisti, e la Sport e Salute, la società che ha sostituito la Coni Servizi e che rappresenta il braccio operativo e commerciale del comitato olimpico. Non è stato però il dato finanziario quello che ha fatto pendere l’ago della bilancio per Torino. I delegati di Atp, arrivati in città sul finire del 2018 e accompagnati da Appendino e dalla leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, hanno capito subito che la scelta di Torino, oltre a soddisfare le richieste dei giocatori, contrari a lasciare l’Europa per l’ultimo torneo della stagione, avrebbe permesso di iniziare a costruire quella “città del tennis e dell’Atp” che Londra non è stata.
Dopo un lungo peregrinare in giro per il mondo, infatti, tra grandi capitali e città della finanza, l’associazione dei giocatori voleva per il suo torneo più prestigioso una sede con una storia e una tradizione, ma soprattutto una città in grado di celebrare le Atp Finals come l’evento dell’anno. E questo punta a essere Torino dal 2021.