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 2019  aprile 25 Giovedì calendario

Le immense pale realizzate per il centro di ricerca aerospaziale francese in Savoia. Creano un vento da mille km/h

Le gallerie del vento saranno indispensabili ancora per decenni ai grandi costruttori di aeromobili come Boeing e Airbus per validare l’aerodinamicità dei propri nuovi velivoli e convalidarne l’aumento delle performance con precisione massima. Le prime gallerie del vento risalgono agli anni 40 e, nonostante i progressi dell’informatica e le simulazioni digitali, restano ancora un mezzo indispensabile ai costruttori nell’epoca in cui il principale criterio economico per le compagnie aeree è ridurre al massimo le spese per il carburante.Il centro di ricerca aerospaziale francese (Onera) di Modane-Avrieux, in Savoia, ha deciso di modernizzare le proprie apparecchiature per permettere di fare le prove su grandi modelli di aerei e migliorare le tecniche di misurazione in maniera da quantificare con la massima precisione gli effetti della circolazione dell’aria intorno al modello dell’aereo. Il progetto di Onera prevede la realizzazione dell’impianto più grande mai costruito al mondo dove il vento può soffiare a più di mille chilometri l’ora.
La galleria del vento S1 di Onera è un’immensa struttura metallica installata al fondo di una profonda valle alpina e non ha equivalenti. Ha una circonferenza di 400 metri e la capacità di far soffiare l’aria fino a Mach1 (la velocità del suono) cioè all’incirca 1.200 chilometri l’ora sui modelli di aerei inseriti in un corridoio di 8 metri di diametro. Un’installazione fuori norma che è stata resa possibile grazie ad un finanziamento di 47 milioni di euro da parte della Bei (Banca europea per gli investimenti). Annunciato a gennaio scorso dal ministro francese delle Forze Armate, Florence Parly, è stato siglato il 16 aprile da Bruno Sainjon, presidente di Onera, e Ambroise Fayolle, vicepresidente della Bei.
È la prima volta che la Bei finanzia un progetto che tocca il mondo della Difesa, dal momento che, per lungo tempo, questo tipo di programma era vietato per statuto. Ma, dopo la recente ondata di attentati da parte di terroristi islamici, la Francia ha ottenuto che la Bei possa finanziare progetti cosiddetti duali, con aspetti sia militari che civili. Le quattro gallerie del vento del centro di Modane-Avrieux, dalla S1 alla S4, servono in effetti sia ai programmi civili, come lo sviluppo della famiglia di Airbus, che ai programmi militari come il Rafale.
Il finanziamento di 47 milioni servirà a rimettere a nuovo la galleria del vento gigante S1 e anche le altre tre, di misura inferiore, ma che permettono di fare test a velocità molto più elevata, fino a Mach 10, nella più piccola, la S4. Più le velocità sono elevate e più gli strumenti interessano i militari, specialmente per i test sui i missili, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Un precedente finanziamento di 20 milioni di euro, sbloccato nel 2016 dal ministero delle Forze armate, aveva permesso di salvare la galleria del vento S1 minacciata da uno sprofondamento del sottosuolo. I lavori dureranno fino al 2023 con il centro aperto.