Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  aprile 24 Mercoledì calendario

Architetti fiorentini a Parigi per Notre-Dame

La restaurazione fiorentina per Notre-Dame. «Un piano di coinvolgimento volontario di artigiani, restauratori e architetti per dare subito il nostro apporto». Il sindaco Pd di Firenze, Dario Nardella, ha inviato un messaggio al primo cittadino di Parigi, Anne Hidalgo. Dopo aver espresso solidarietà per un «dolore incolmabile», Nardella ha messo a disposizione un pool di esperti di arte e architettura per contribuire alla ricostruzione della cattedrale devastata dall’incendio dello scorso lunedì. Col pieno appoggio della Galleria degli Uffizi, dell’Opera del Duomo di Firenze e dell’Opera primaziale pisana.«Sappiamo che un dramma di questo tipo non colpisce solo la popolazione parigina e francese, ma tutto il mondo», ha spiegato Nardella, in corsa per il secondo mandato alle elezioni comunali del 26 maggio. «Come città di Firenze abbiamo deciso di organizzare un piano di aiuto volontario, che verrà messo a punto nelle prossime settimane, per la popolazione francese e per Parigi per una ricostruzione veloce, che sia il simbolo della forza e della coesione della cultura occidentale».
Papa Francesco, dal Vaticano, ha invitato tutti a partecipare «alla ricostruzione della cattedrale», mentre il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che Notre-Dame verrà restaurata «in cinque anni». Secondo il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, che ha accolto l’appello di Nardella, i tempi saranno più lunghi. «Tutti quanti dobbiamo impegnarci per dare una mano e senz’altro lo farò anch’io», ha sottolineato Schmidt. «Notre-Dame sarà da ricostruire e servirà un lavoro di almeno un decennio, che richiederà la collaborazione di tutti», ha aggiunto prima di precisare che la cattedrale parigina «è sopravvissuta alla rivoluzione francese e a due guerre mondiali, quindi è già sopravvissuta ad altri tre attacchi forti, ma non sarà mai più com’era».
Per Parigi è pronta a mobilitarsi anche l’Opera primaziale pisana, l’ente che custodisce la cattedrale e l’intero complesso monumentale di piazza dei Miracoli a Pisa. «Fare valutazioni è presto e inopportuno e il rischio zero non esiste, ma nella conservazione dei beni culturali è fondamentale operare con le migliori professionalità disponibili: dall’elettricista al restauratore», ha detto a Controradio il direttore dell’Opera, Gianluca De Felice. «In Francia la conservazione dei monumenti è completamente nelle mani dello Stato», ha ricordato, «ma i responsabili della cattedrale parigina sono stati nostri ospiti ad alcuni convegni annuali sulla conservazione delle cattedrali europee e se ci chiederanno aiuto non ci tireremo indietro».
Anche l’Opera di Santa Maria del Fiore, che gestisce il museo di Firenze in piazza del Duomo, ha espresso «la propria vicinanza e solidarietà alla cattedrale di Notre-Dame per il terribile incendio che ha devastato l’edificio simbolo della cristianità in Francia e nel mondo, patrimonio dell’umanità». E, a proposito del piano di aiuto di Nardella, ha garantito «il proprio sostegno con l’esperienza maturata con la cattedrale di Firenze e i suoi monumenti».