La Stampa, 24 aprile 2019
Intervista a Charlize Theron
Quando Charlize Theron si è fatta scappare quella frase, pensava che sarebbe stata letta come una semplice battuta. Così, tanto per restare in tono con il tema del suo nuovo film, Long Shot, una commedia romantica di Jonathan Levinedove lei è un’avvenente segretario di Stato che mira a succedere a un Presidente degli Stati Uniti un po’ tonto e vanesio e lui (interpretato da Seth Rogen) un giornalista rozzo e arrabbiato. «Sono single da dieci anni - è sbottata -. E’ ora che qualcuno abbia le p.... di farsi avanti perchè sono scandalosamente disponibile». Non lo avesse mai detto! L’attrice sudafricana è stata subito inondata da richieste attraverso ogni sorta di canale e se te la trovi davanti è facile capire il perchè. A 43 anni, Charlize è la prova vivente che per una donna contemporanea l’arrivo dei 40 non è l’inizio della fine ma è anzi entrare in uno dei periodi più interessanti della vita. Un metro e 79, postura sinuosa, lineamenti perfetti e occhi penetranti e intelligenti, Charlize non è molto cambiata fisicamente da quando è arrivata a Hollywood senza un dollaro in tasca e un passato di modella e di ballerina. Nel frattempo, ha confuso tutti provando che poteva essere un’attrice drammatica e da Oscar ( Monster), una risoluta e implacabile eroina di film di azione con ruoli come quello di Imperator Furiosa nell’ultimo Mad Max, una produttrice di successo. Ora si è messa alla prova con un altro genere, la commedia, anche se Long Shot è pure una satira sulle assurdità e le incongruenze dell’era Trump.
Scusi, ma dopo quello che si è lasciata scappare capirà che questa è la prima domanda che viene in mente; è davvero su piazza?
«Chiariamo: in questi dieci anni sono uscita con altri uomini.Evidentemente ho imparato la lezione di Seth che una buona commedia vive e respira se esagera un po’. E così mi sono lasciata andare e senza accorgermene ho aperto il vaso di Pandora. So di avere solo me stessa da incolpare, ne prendo atto».
Era un modo per dire che gli uomini si sentono intimiditi da lei? Dalla presenza di una donna bella, intelligente e di potere?
«Non di recente, ma nella vita ho sicuramente avuto la tentazione di dovermi mostrare un po’ più piccola di quello che sono per potermi sentire più a mio agio dentro una relazione, che le cose avrebbero potuto funzionare meglio se solo avessi reso la mia vita, e me stessa, un po’ più insignificante. Ma poi sono cresciuta e mi sono detta: “manco per sogno!” Perchè a un certo punto ti rendi conto che non stai esprimendo il tuo pieno potenziale e inizi a provare risentimento e questo è semplicemente orribile. Preferisco essere single che provare risentimento nei confronti di qualcuno che non mi permette di essere quella che sono».
Considererebbe un uomo come Seth Rogen, non proprio un simbolo di bellezza maschile? Nel film esibite una forte intesa....
«Non è che noi attori leggiamo le sceneggiature e diciamo sì, con quello potrei fare sesso. C’è un equivoco sul fatto che tu debba essere sessualmente attratto dalla tua co-star per avere intesa ma ho fatto molti film con uomini cui non ero sessualmente attratta e coi quali avevo intesa e anche con uomini coi quali non avevo intesa anche se il film alla fine ha funzionato perfettamente. L’importante è il rispetto, e ho il massimo rispetto per Seth».
Se lei diventasse la prima Presidente donna degli Stati Uniti cosa farebbe?
«Se iniziamo a parlare di politica reale, togliamo i il divertimento da questo film. Dirò solo che cercherei di essere un politico che lavora sodo e che non fa troppi compromessi. Questo è tutto ciò che ho da dire».
In ogni commedia l’ispirazione viene dal mondo reale. In che modo la Charlotte del suo film è una donna del nostro tempo?
«Quando stavamo sviluppando questo film mi sono battuta perchè fosse una persona reale, nella quale le donne potessero identificarsi. Penso che una donna moderna non è una donna dura, non è una che vuole essere indipendente a tutti i costi mandando al diavolo tutti gli uomini. Una donna moderna vuole essere rispettata e apprezzata per la sua femminilità, ma allo stesso tempo non vuole sentirsi percepita come un’incapace. Molti uomini temono che una donna forte in qualche modo diminuisca la loro virilità. Ma le cose stanno cambiando, entriamo in un’epoca in cui questo tipo di donna è ammirata e non più vissuta con paura».
Senza invadere la sua e la loro privacy, vuole chiarire una volta per tutte il sesso dei suoi due figli adottivi?
«In realtà ho due figlie. Jackson mi ha guardato quando aveva tre anni e mi ha detto: non sono un bambino. Sì, ovviamente lei è molto piccola e voglio proteggere la sua privacy, ma è così: ho due bellissime figlie. Ognuno nasce come è e non sta a me decidere dove dovranno andare nel mondo per ritrovare se stessi o chi vogliono essere da grandi».