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 2019  aprile 23 Martedì calendario

Storia dello Sri Lanka

Un’immagine più di tutte racconta la tragedia della guerra civile che per vent’anni ha condizionato, nel segno della violenza, lo Sri Lanka. Una foto tragica, come appare tragica l’esistenza di questa «goccia» simile a un Paradiso in Terra che è l’isola-Stato nell’Oceano Indiano: il 19 maggio 2009 il corpo senza vita di Velupillai Prabhakaran, storico leader delle Tigri Tamil, viene mostrato al mondo a riprova che la (feroce) ribellione è finita. L’«esercito» hindu che ha cercato – invano – di staccare la regione settentrionale dal controllo del governo di Colombo è definitivamente sconfitto. Nel sangue.
Dieci anni più tardi, l’illusione della pace – alimentata da una crescita vicina al 6 per cento annuo (frutto del turismo internazionale) – si infrange contro gli attentati multipli che hanno devastato la Pasqua cristiana e scardinato il senso di ritrovata sicurezza difeso, fino all’ultimo (forse inconsciamente), dalle istituzioni incapaci di dialogare e recepire gli allarmi forniti dall’India e altri Stati all’intelligence locale.
Occupata da portoghesi e olandesi, poi colonia britannica per centocinquant’anni, lo Sri Lanka – conosciuto fino al 1972 come Ceylon – è sempre stato centro di traffici e meta di avventurieri. Indipendente dal 1948, conosce il primo 0micidio politico della sua storia moderna nel 1959, quando il primo ministro Solomon Bandaranaike viene assassinato (da un monaco buddista) dopo la firma di un accordo che avrebbe garantito alla minoranza Tamil un certo grado di autonomia. 
Facile comprendere come le tensioni tra la maggioranza di fede buddista e gli hindu fossero destinate a precipitare. Gli attacchi delle «Tigri per la Liberazione del Tamil Eelam» si fanno sempre più sanguinosi, come peraltro le risposte dell’esercito nazionale. Nel conflitto brutale, spietato, finirà anche l’ex premier indiano Rajiv Gandhi, figlio di Indira e marito dell’italiana Sonia, ucciso da una kamikaze Tamil durante un comizio il 21 maggio 1991: Gandhi aveva promesso, in campagna elettorale, che se fosse stato rieletto avrebbe provato a disarmare le Tigri.
La guerra civile sarebbe terminata soltanto il 17 maggio 2009, con la fine ingloriosa del leggendario capo ribelle e la resa delle Tigri Tamil. Lo Sri Lanka, dopo immani distruzioni e oltre centomila morti, poteva cominciare a pensare alla ricostruzione. Così è stato fino al giorno di Pasqua 2019. Poi, è tornato il sangue.