Gazzetta dello Sport, 23 aprile 2019
Libia, centomila pronti a partire. I video proibiti di cui vanno matti gli asiatici. Antonio Ingroia ubriaco?
In prima pagina
• Libia, in centomila pronti a partire. Tra i morti si contano 80 bambini.
• Gli attacchi nello Sri Lanka compiuti da terroristi locali. 290 morti, più di 500 feriti
• Il maltempo rovina i ponti. Morto in Sardegna velista francese
• Gli stipendi degli insegnanti sono calati di mille euro (2017 su 2008).
• La cassa integrazione è aumentata del 6,1%. Crisi massime a Taranto, Genova, Frosinone e Roma.
• L’Ucraina e il comico diventato presidente.
• Niente più petrolio dall’Iran. Le sanzioni di Trump.
• La vittoria storica di Fognini, ora dodicesimo nel ranking mondiale.
• Maltempo in Sicilia, volano pali, alberi e tetti. Fermi aerei, treni e traghetti.
• Il Decreto Crescita torna in consiglio con il Salva-Roma che vale anche per le città, come Catania.
• Mitra e nutella per la Pasqua di Salvini.
• A Reggio Emilia il primo protocollo pro gender.
• Il senegalese che ha ferito due poliziotti in carcere per tentato omicidio Video Sulle scale mobili di tutta l’Asia sono stati posti cartelli che avvertono: filmare le donne sotto le gonne è reato. «Su YouPorn il video di una ragazza che si cambia nello spogliatoio di una palestra, si lava i denti, si pettina e poi si riveste, ha 27 mila 248 visualizzazioni. Il “primo video al mondo di una camera nascosta nel bagno” – dura 5 minuti e 16 secondi, e ha due punti di vista: quello del water e quello del soffitto – ha due milioni 256 mila visualizzazioni e viene da un sito che si chiama Czech Toilets, che si vanta di usare soltanto “real public wc”. Un altro video con altrettante visualizzazioni è girato dentro al camerino di un negozio di costumi da bagno, e il titolo è: “Un sacco di ragazzine nude senza pantaloncini”» [Pompili, Foglio].
L’ex giudice Ingroia ubriaco in aeroporto?
Antonio Ingroia, oggi avvocato e un tempo celebre magistrato (è sua la prima firma nelle indagini sulla cosiddetta trattativa stato-mafia), è stato fermato ubriaco all’aeroporto parigino di Roissy. Gli agenti gli hanno impedito di salire sull’aereo, dato che oggi le compagnie preferiscono lasciare a terra i viaggiatori alticci, causa perenne di problemi una volta in volo. Ingroia non ha opposto resistenza, è stato preso in carico dal consolato italiano e, passata qualche ora, essendo svaniti i fumi dell’alcol, ha potuto imbarcarsi. L’ex giudice ha smentito la notizia, apparsa così come l’abbiamo scritta su tutti i social. «Macché ubriaco in aeroporto - ha detto a Vincenzo Iurillo del Fatto - ero perfettamente sulle mie gambe, mi è stato impedito di salire per un litigio con uno steward, in seguito al quale il comandante ha deciso di non imbarcarmi, ed ora sono in America centrale. Sto proseguendo il viaggio che avevo programmato, sia pure con un giorno di ritardo: ho dovuto pernottare a Parigi e ricomprare il biglietto aereo, tutto a mie spese». «Hanno affermato che avevo bevuto troppo...che poi sarebbero un paio di bicchieri di vino durante il pranzo consumato a terra» [ad Alfio Sciacca, CdS]. «Ingroia era in Francia per la “trattativa” Nero d’Avola-Cabernet Sauvignon» (Vittorio Sgarbi, storico nemico di Ingroia).
• «I passeggeri in stato di ebbrezza sono la seconda causa di problemi in volo per i vettori secondo Steades, il database della Iata, l’associazione internazionale che raccoglie la maggior parte delle aviolinee. Il 27% delle denunce complessive inoltrate nel 2017 (ultimo dato disponibile) ha riguardato persone che si sono imbarcate già alticce o che lo sono diventate una volta in alta quota. In alcuni casi sono così fuori controllo da costringere a un atterraggio d’emergenza. Nell’intero anno ci sono state 8.731 segnalazioni di unruly passengers, di viaggiatori problematici. La prima ragione di problemi a bordo è stata la “mancata osservanza delle regole di bordo” come, ad esempio, allacciarsi le cinture di sicurezza (49%). Al secondo posto compaiono gli ubriachi con 2.454 report» [Berberi, CdS].