il Giornale, 23 aprile 2019
Il verme Obama si diffonde in Europa
Piatto, marrone e un po’ appiccicoso. Divora i lombrichi europei, utili a spargere sostanze nutritive nel terreno e far circolare meglio aria e acqua. Un alieno in piena regola che rischia di sterminare i più comuni «ingegneri ecologici» che vivono negli orti di mezza Europa. L’ultimo allarme arriva dalla Francia, dove l’Obama nungara da mesi sta facendo stragi di lombrichi comuni utilissimi all’agricoltura. Gli scienziati hanno decretato che «l’Obama è qui per restare, perché è chiaro che si trova molto a suo agio».
Neppure gli esperti sanno bene cosa fare, al punto da dover sensibilizzare la popolazione francese. Giardinieri, fiorai, contadini e semplici appassionati di pollice verde pronti a trasformarsi in un esercito di occhi vigili agli «avvistamenti». Un «censimento partecipativo» che inizia nel proprio giardino.
Una campagna anti-alieno per fermare questo verme che si riproduce a velocità fuori dal comune e sembra non avere rivali: «Perfino i polli lo ingoiano una volta ma non due, apparentemente ha un cattivo sapore». «Non ha predatori, né tantomeno nemici naturali», riassume Virginie Roy dell’Istituto di Ecologia e Scienze della terra di Parigi. «Vogliamo scoprire perché i predatori non lo mangiano», spiega Jean-Lou Justine del Museo nazionale di Storia Naturale (MNHN). «Per questo abbiamo bisogno di vermi vivi».
Scovato per la prima volta nel 2008 a Guernsey, isola a largo della Normandia, si è rapidamente insediato in Spagna, poi in Italia – dove è stato recentemente identificato in un allevamento di chiocciole a Latina – e in 72 dipartimenti della Francia continentale, dove si corre ai ripari vista la diffusione a macchia d’olio. «Chi ci contatta, previa foto, riceverà un kit di raccolta». Così finirà presto su Twitter.
Arrivato via nave in Europa dal Brasile nascosto in vasi di fiori, fino a sei mesi fa Oltralpe era «solo» in 60 dipartimenti. Ma questo maratoneta dal Dna ancora tutto da decifrare per poterlo combattere si è riprodotto così velocemente da dichiararsi invasore. «I bozzoli sono quasi invisibili, 3-4 millimetri che in un giorno virano dal rosso al nero mimetizzandosi perfettamente col terreno». Da due a dieci vermi in ogni bozzolo pronti a sgusciare e cominciare a predare. «Sappiamo che ama i lombrichi, ma quali? Crediamo che possa cibarsi anche di altre specie», dice lo specialista francese che parla esplicitamente di «potenziale minaccia per la biodiversità». Un alieno come altri arrivati in Europa che da anni stanno facendo stragi di autoctoni: dopo i gamberi killer e i pesci rossi, è l’Obama brasiliano a mettere a rischio l’ecosistema.