ItaliaOggi, 19 aprile 2019
Il rame serbo in mano ai cinesi
Si moltiplicano gli investimenti dei cinesi nella ex Jugoslavia nel quadro della Nuova via della Seta, il faraonico progetto infrastrutturale voluto dal presidente cinese Xi Jinping. In Serbia, il nome cinese Zijin ha rimpiazzato il conglomerato pubblico Rtb Bor nella proprietà della miniera di rame di Bor, a 220 chilometri a Est della capitale Belgrado. Qui non c’è più traccia di investitori francesi e della banca Mirabeau che nel 1904 avevano creato con l’industriale serbo Weifert la Compagnia francese delle miniere di Bor.Adesso il rame della Serbia è in mano ai cinesi, secondo quanto ha riportato Le Figaro. L’acquisizione da parte del colosso cinese Zijin del complesso minerario serbo è stato un sollievo per questa regione disastrata, dopo vent’anni di agonia e di vani sforzi di privatizzazione. I cinesi hanno acquistato nel settembre scorso il 63% del complesso minerario serbo per 1,46 miliardi di dollari, secondo quanto ha riportato Le Figaro. L’embargo durante gli anni della guerra e la mancanza di investimenti hanno portato alla crollo della produzione.
Zijin è il terzo produttore cinese di rame e il primo di oro. Si è sobbarcato un debito di 200 milioni di dollari, mantenuto l’occupazione (5 mila dipendenti) e progetta di investire 1,26 miliardi di dollari, secondo quanto ha riportato Le Figaro. La Cina è diventata uno degli attori esteri più importanti sul territorio serbo, anche se il 60% degli investimenti diretti proviene dall’Unione europea.