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 2019  aprile 19 Venerdì calendario

L’autrice di «50 sfumature» vive rintanata in casa

Puoi vendere 150 milioni di copie in tutto il mondo, essere tradotta in 50 lingue, incluso l’arabo e il mongolo, scrivere Cinquanta sfumature di grigio, di rosso, di nero, cederne i diritti a Hollywood facendo incassare un miliardo di dollari, generare un nuovo paradigma globale, quello delle fantasie sadomaso, solleticare gli istinti sopiti di una generazione di donne che credevamo liberate dal femminismo e impegnate nella parità, puoi fare tutto questo e voler solo sparire. 
La scrittrice E. L. James, scrive il New York Times, fa vita da reclusa, non ama parlare coi giornalisti, che spesso vogliono sapere cose pruriginose, come quanti soldi guadagna e qual è la sua vita sessuale segreta. E. L. James, inoltre, così ha detto al quotidiano la sua agente Valerie Hoskins, «odia gli interrogatori pubblici», quelli a cui deve sottoporsi quando scrive un nuovo libro. Come adesso, mentre esce The Mister, la sua prima opera dopo la trilogia sulla torbida passione fra Anastasia Steele e Christian Grey. 
James, 56 anni, vive in una grande casa a Ealing, nella zona ovest di Londra, con il marito, lo scrittore Niall Leonard, e due cani, ha due figli ventenni, passa ore a guardare serie tv come Il trono di spade e Stranger Things. È una vita banale, se non fosse che, da quasi dieci anni, convive anche «con quei due». Li chiama proprio così. James, lascia intendere, non ne poteva più di sentire la pressione di famelici fan che chiedevano sempre nuovi giochini, tensioni e tenzoni fra «la sottomessa» e «il dominatore». 
Non ne poteva più di documentarsi su frustini, manette, maschere di ferro e altri armamentari su cui ha poi avviato anche un lucroso licensing che include orsacchiotti con le manette. E ora ha paura che i lettori resteranno delusi da una storia che parla d’altro. 
«Sono incredibilmente nervosa per questo», ammette. La mente va a J. K. Rowling. Anche lei non ne poteva più di Harry Potter, ma anche di se medesima. Tant’è che, per liberarsi dall’ansia di prestazione, e dal maghetto, a un certo punto, ha pubblicato un libro (Il richiamo del cuculo) con lo pseudonimo maschile di Robert Galbraith. 
The Mister è ambientato fra la Londra e la Cornovaglia contemporanee ed è la storia d’amore fra un ricco aristocratico e la sua donna delle pulizie, una bellissima e misteriosa ragazza fuggita dall’Albania. 
È qualcosa che sta fra Cenerentola e la serie Downton Abbey, con sprazzi sull’ineguaglianza economica, la Brexit, la condizione dei lavoratori privi di documenti, l’oppressione delle donne nelle società conservatrici. 
Le scene di sesso non sono forti come in Cinquanta sfumature. In fondo, dice James di se stessa, «sono una donna di mezza età e anche in sovrappeso». 
Nessun frustino nell’armadio, bisogna farsene una ragione.