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 2019  aprile 18 Giovedì calendario

A New York The Shed, sembra un edificio impacchettato, è il nuovo tempio dell’arte

New York ha un nuovo centro per l’arte: si chiama The Shed, la capanna. È ingegnoso perchè è costruito in modo tale da poter raddoppiare lo spazio. Come? Facendo scorrere sulle ruote il guscio esterno che lo ricopre e che va a coprire così lo spazio antistante il museo che potrà essere utilizzato in vari modi ampliando la superficie del centro per le arti. Una meraviglia. È un grande contenitore flessibile all’interno, come all’esterno. Le sale per spettacoli, esposizioni, laboratori, atelier, ristoranti, si sviluppano su quattro piani e possono configurarsi all’ambiente a seconda delle necessità. Quando il guscio viene fatto scorrere si crea uno spazio immenso che può prendere la forma di una sala da concerto tradizionale, una tenda sotto la quale ospitare delle performance all’aperto, aperte alla città.L’edificio modulare è un’opera di uso pubblico considerata una sorta di «cauzione morale» e architettonica di Hudson Yard, l’operazione di sviluppo immobiliare di lusso in costruzione a New York: sei grattacieli in vetro che si affacciano su una vasta piazza costruita sopra i binari ferroviari di Pennsylvania Station. Un’operazione che ridisegnerà lo skyline di Ouest Manhattan, dalla fine degli anni Duemila.
L’indirizzo è nel nuovo quartiere in costruzione sull’Hudson, alla fine della passeggiata pedonale High Line realizzata al posto dei binari ferroviari dismessi. Tra i grattacieli di lusso di Hudson Yard è stato appena inaugurato. The Sheld è considerato il nuovo tempio delle arti a Manhattan. È stato ideato da Liz Diller, cofondatrice dello studio Diller Scofidio+Renfro in collaborazione con David Rockwell. «Un’architettura più da infrastruttura, tutta muscoli senza grassi», ha detto Liz Diller a Le Monde, pensata, in origine, per accogliere delle produzioni culturali a cavallo tra le discipline artistiche.
La particolarità di questo edificio è la possibilità di ampliare lo spazio. L’edificio è coperto con un guscio di plastica, leggero, ma solido, con un decoro a effetto nervature che lo fa sembrare una capanna impacchettata in un involucro color grigio perla, elegantemente perlaceo e reattivo alle variazioni della luce del sole. Il guscio è posato su delle ruote in maniera da poter scorrere. Dunque, il guscio si muove quando serve coprire lo spazio esterno antistante all’edificio.
Nella piazza troneggia un nuovo edificio iconico, momentaneamente chiamato Vessel, una costruzione fatta soltanto di scale che è una passeggiata in verticale e che offre, in cima, una bella, nuova vista sul fiume Hudson. È il nuovo logo de quartiere che comprende residenze, uffici e negozi di lusso, in attesa che sorgano sette nuove torri a occidente delle prime, previste nella seconda fase del progetto immobiliare.