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 2019  aprile 18 Giovedì calendario

La Sindrome di Columbine paralizza le scuole Usa

Il massacro di Columbine ha vent’anni, e continua a ispirare emulazione e a risvegliare le peggiori ansie della polizia e dei genitori americani. Ieri almeno venti scuole dell’area di Denver, in Colorado, inclusa la Columbine High School che fece da teatro alla strage del 20 aprile 1999, sono rimaste chiuse mentre la polizia e il Fbi davano la caccia a una 18enne «armata, pericolosa e ossessionata » dalla sparatoria avvenuta prima della sua nascita. Nel tardo pomeriggio, la giovane, Sol Pais, è stata trovata morta, apparentemente dopo aver diretto contro sé stessa l’arma che aveva comprato pochi giorni prima.
Era stato proprio l’acquisto di un fucile a pompa e di numerose munizioni a Denver ad aver suscitato l’allarme delle forze dell’ordine. La ragazza, una studentessa delle superiori di Miami, era infatti partita domenica dalla Florida senza avvertire i genitori, che il giorno dopo hanno denunciato la sua scomparsa. La famiglia ha anche avvertito gli agenti che i diari e il blog della figlia parlavano in modo ossessivo di morte, della tragedia di Columbine e dei suoi responsabili, due studenti della sua età che quasi esattamente vent’anni fa uccisero a colpi di fucile 12 compagni e un’insegnante. Queste informazioni hanno fatto scattare, già martedì, il lockdown di tutti gli istituti dell’area, che hanno ordinato agli allievi di rimanere chiusi nelle aule. Intanto centinaia di poliziotti setacciavano l’area metropolitana alla ricerca di una «donna bianca, alta circa un metro e settanta, capelli castani», pantaloni mimetici, maglietta nera e stivali neri, che lo sceriffo della contea di Jefferson ha definito «estremamente pericolosa». Ieri, però, la pubblicazione del diario che la ragazza
teneva online ha mostrato una giovane infelice, che scriveva frequentemente di sentirsi «fuori luogo» e di «voler morire». Molti in effetti i riferimenti e i disegni che rappresentavano le azioni dei due autori del massacro di Columbine.
Non è la prima volta che la tragedia del liceo della scuola di Littleton suscita il desiderio di imitare le orribili gesta dei due adolescenti. Nel maggio del 2018, un giovane di 17 anni a Santa Fe ha sparato a insegnanti e a compagni con un fucile a canne mozze indossando lo stesso soprabito nero reso tristemente famoso dagli assassini di Columbine. Il ventenne che ha ucciso 26 persone, soprattutto bambini di cinque e sei anni, alla scuola elementare Sandy Hook nel Connecticut nel 2012, aveva preparato una lista di tutto l’arsenale usato dagli autori della strage del 1999. E nel suo manifesto, il 23enne studente che ha ucciso 32 persone all’università Virginia Tech nel 2007 aveva descritto i due sicari della Columbine come «martiri».
La popolarità della High School ha spinto ieri John McDonald, responsabile della sicurezza delle scuole della Jefferson County, a dire che «non siamo un’attrazione turistica e non siamo un posto dove venire a cercare ispirazione».