Il Sole 24 Ore, 18 aprile 2019
Terry Gou lascia Foxconn per la politica a Taiwan
Ci risiamo. Un grande imprenditore, considerato l’uomo più ricco del suo Paese (7,6 miliardi di dollari di patrimonio, secondo Forbes), lascerà il suo impero aziendale per darsi alla politica, con l’intenzione di diventare capo di Stato e di governo. Questa volta si tratta di Terry Gou, classe 1950, fondatore e patron di Foxconn (il principale fornitore di Apple), che ha annunciato ieri di volersi candidare alla presidenza di Taiwan per il Kuomintang. Ha persino scomodato la divinità cinese del mare, Mazu, come responsabile della sua “illuminazione” sulla via della politica. Gou dovrà vedersela anzitutto con altri potenziali candidati del partito che fu di Chang Kai-shek ma che è diventato con il tempo più “filo-cinese” del DPP, il partito dell’attuale presidente Tsai Ing-wen, messa in difficoltà dalle crescenti disparità economiche e dalle tensioni con Pechino. Se è un momento delicato per Taiwan, lo è forse ancora di più per Foxconn, che sta tagliando su costi e impianti nel quadro della frenata delle vendite di smartphone. Se sarà selezionato per la corsa alla presidenza, Gou dovrebbe fare campagna su una linea di amicizia con la Cina come premessa per un rilancio economico. Di cui anche Foxconn appare bisognosa.