Corriere della Sera, 16 aprile 2019
Renato Schifani: chi pensa di cannibalizzare FI si sbaglia di grosso Meloni? Irriconoscente
Renato Schifani, ex presidente del Senato, è nato a Palermo.
ROMA L’ex presidente del Senato Renato Schifani è convinto che «il governo Conte cadrà come è andato a fondo il governo Prodi»: perché «due forze politiche che hanno modelli di sviluppo diametralmente opposti non possono reggere a lungo, insieme...». E se questo è l’orizzonte del dopo estate, argomenta il parlamentare azzurro, non hanno senso le aggressioni della Lega e ora anche di Fratelli d’Italia al modello di centrodestra in cui è centrale il ruolo moderato e riformista del partito di Berlusconi: «Chi pensa di cannibalizzarci si sbaglia di grosso».
Eppure Giorgia Meloni, che vuole governare il Paese solo con Salvini, vi ha riservato un trattamento ruvido.
«I toni usati da Fratelli d’Italia sono insolitamente aggressivi. Ma vorrei ricordare che nel ’94 fu Berlusconi a sdoganare la destra, anche se capisco che in politica la riconoscenza è merce rara. Giorgia Meloni deve ammettere che il centrodestra non è un’operazione di palazzo, siamo convincenti sul territorio».
Lega e FdI appoggiano il vostro candidato anche in Piemonte e poi vi fanno la guerra a Roma e a Bruxelles.
«Li voglio considerare eccessi da campagna elettorale di un partito che si muove sulla soglia del riparto».
A Forza Italia fa male anche la ferita aperta dal governatore Giovanni Toti che strizza l’occhio alla Lega.
«Toti è stato consigliere politico di Berlusconi. Secondo me, le divergenze interne ci possono pure essere ma si sta dentro e si discute: per cui questo atteggiamento di Toti, di non partecipare al dibattito che si è aperto in Forza Italia, mi sembra prodromico a un distacco che a questo punto, purtroppo, consideriamo ineluttabile. Non ha senso dire alle Europee sto con Forza Italia e dopo faccio altro».
Forza Italia perde pezzi pure in Veneto e in Calabria.
«Si tratta di liste civiche che si posizionano sui partiti».
Nascerà un «centrodestra rinnovato», senza Forza Italia?
«Chi pensa questo sbaglia. Forza Italia rappresenta milioni di elettori riformisti e liberali. E gli italiani hanno già pagato un alto prezzo a causa delle scelte di questo governo in cui la Lega ha consentito, per fare due esempi, l’abolizione della prescrizione e l’approvazione della legge “spazzacorrotti” che ha portato in carcere Roberto Formigoni quando avrebbe potuto essere ammesso ai servizi sociali per scontare la pena».
Per ora non ci sono alternative. Perché il governo M5S-Lega dovrebbe cadere?
«I due partiti hanno visioni opposte. La Lega, come Forza Italia, punta su impresa, competizione, libera concorrenza, riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro. Invece, i grillini vogliono più debito pubblico e più spesa assistenziale non produttiva che, per ora, la Ue ci ha consentito perché sono state portate da 15 a 23 miliardi le clausole di salvaguardia dell’Iva».
Quando può durare ancora il governo Conte?
«Dopo l’estate i mercati e lo spread si faranno sentire. L’aggressione all’Italia è dietro l’angolo e non c’è partito che possa reggere una manovra da 50 miliardi. Il governo Conte cade sullo stallo della crescita economica. Il Paese non cresce».
L’alternativa sarà il centrodestra classico, sempre che si trovi qualcuno che firmi una manovra lacrime e sangue?
«L’Italia è un Paese di centrodestra. E presto anche Salvini dovrà prendere atto della realtà. E dovrà prendere atto che in tema di sicurezza le cose più importanti, la stabilizzazione del carcere duro per i mafiosi e l’inasprimento dei sequestri patrimoniali, le hanno fatte i governi Berlusconi».
Nel frattempo cosa teme da questo governo?
«Cè un tema strisciante che riguarda l’invasione dell’esecutivo sul legislativo. Dopo gli strappi sulla Finanziaria e sul decreto Semplificazioni, il governo ha chiesto la delega a legiferare su appalti, turismo, codice civile, ordinamento militare, energia, edilizia, ambiente, salute, giustizia tributaria. Intendono svuotare il Parlamento. E questo ci deve preoccupare».