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 2019  aprile 16 Martedì calendario

Chiuse sette moschee estremiste in Francia

Sette moschee fondamentaliste sono state chiuse in Francia nell’arco dell’ultimo anno insieme a 84 negozi di vendita di bibite nel piano di lotta contro l’Islam radicale. È questo il bilancio del comitato interdipartimentale relativo al piano di prevenzione lanciato a febbraio 2018 dal primo ministro francese, Édouard Philippe, per prevenire la delinquenza e la radicalizzazione. La fine dell’Isis nella zona siriana-irachena non ha eliminato il pericolo della radicalizzazione e la minaccia terroristica in Francia, ha riportato Le Figaro.Le segnalazioni relative al rischio terroristico derivante dalla radicalizzazione all’inizio di aprile contava 20.904 individui registrati, tra i quali 11.152 attivi. Una cifra stabile ma ancora alta. In particolare, il 78% sono uomini; il 22% donne; il 2,7% (ossia più di 500) minorenni; e il 27% (più di 5 mila) convertiti. Il piano 2018 ha messo l’accento in particolare sulle scuole e sulla lotta contro l’incitamento all’odio. In un anno quattro scuole fuori dall’ordinamento sono state chiuse e avviate una quindicina di procedure di opposizione dell’apertura di tali scuole: 33 sono state controllate e esaminati 130 casi di bambini che avevano abbandonato la scuola. Sono stati rilevati 1.061 casi di attentati al principio della laicità.
Riguardo Internet, ha imperversato la repressione relativa non solo ai discorsi, ma anche spettacoli teatrali sulla radicalizzazione visti da 350 mila ragazzi, 21 programmi Tv, 15 milioni di visualizzazioni sui siti anti «fake-news» e teorie del complotto, nonostante la potenza dei Gafa, i colossi del web (Google, Apple, Facebook, Amazon). Lo Stato ha presentato 14.635 domande di ritiro contenuti dalla Rete; 5.528 domande di dereferenziazione dei siti Internet, e 66 domande di blocco dei siti Internet, secondo quanto ha riportato Le Figaro.