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 2019  aprile 16 Martedì calendario

Il detenuto che ama Rosa Bazzi e le prove distrutte che cerca la difesa

Dalla cella matrimoniale al divorzio? È una Rosa Bazzi inedita quella che emerge da due fatti di cronaca apparentemente scollegati. La donna accusata della strage di Erba assieme al marito Olindo Romano sarebbe legata a un altro uomo. Secondo il Corriere di Como infatti un detenuto del carcere di Bollate, dove si trova reclusa la Bazzi dal novembre del 2009 per scontare una condanna all’ergastolo, si sarebbe rifiutato di accedere al regime di semilibertà, cioè alla possibilità di lavorare fuori dal carcere «per non dover lasciare la sezione in cui si trova attualmente e per non dover quindi allontanarsi da Rosa Bazzi», con cui, sempre secondo il giornale comasco, avrebbe una relazione da tempo. 
Ma in realtà la storia di Olindo e Rosa è finita di nuovo sotto i riflettori per il pasticcio sui alcuni reperti mai analizzati che la difesa voleva usare per riaprire il processo: una parte è stata inspiegabilmente distrutta da un cancelliere di Como nonostante una sentenza contraria della Cassazione. Una parte, su cui lo stesso tribunale non vuole autorizzare nuove indagini, contravvenendo ancora una volta a una sentenza della Suprema Corte, invece è stata ritrovati senza sigilli. In più Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, vuole che la Corte d’Appello di Milano riapra il processo.
E proprio la Bazzi è stata intervistata in esclusiva domenica sera dalle Iene dopo un silenzio durato 12 anni. Chi si aspettava una donna diversa da quella immortalata nella famosa «confessione» fatta davanti al criminologo Massimo Picozzi, (che invece era solo un colloquio difensivo tra perito e assistito, che avrebbe dovuto restare riservato, ma tant’è) non è rimasto deluso. Dopo aver ribadito la propria innocenza e aver accusato nuovamente i carabinieri e gli inquirenti di averla imbeccata con foto e rivelazioni di particolari inediti pur di farla confessare («Abbiamo sbagliato ad accollarci quello che ci hanno detto ma avevamo fiducia del maresciallo Gallorini»), la donna ha detto di aver visto un estraneo sul luogo della strage. Ma quando la iena Antonino Monteleone le ha chiesto: «Possibile che vi siate accollate gli omicidi pur di stare insieme?» lei ha risposto: «Allora era così, adesso le cose sono cambiate». L’avvocato della coppia Fabio Schembri è furioso: «Rosa ha un amante? No, ma se chi ce l’ha con loro li colpisce sul personale, sta raschiando il fondo del barile. Toccare quella sfera significa cadere in basso».