Libero, 14 aprile 2019
I record dei novantenni
C’erano una volta gli umarell, gli anziani che per abitudine scrutano con occhio scientifico i cantieri, ben noti a Milano e nelle altre grandi città. L’antropologo urbano Danilo Masotti aveva dedicato addirittura un saggio a queste figure – “Oltre il cantiere: fenomenologia degli umarell” – descrivendoli come autentiche sentinelle del territorio. Probabilmente stufi di essere dipinti in questo mondo, i nostri pensionati hanno deciso di ribellarsi. A guidare la rivolta, in particolare, sono i 90enni, guidati com’è giusto da un’autentica regina. Parliamo ovviamente di Elisabetta II, sovrana britannica che il 21 aprile festeggerà il 93esimo compleanno. Sua maestà è stata beccata all’inizio di questa settimana durante una passeggiata a cavallo – passione di una vita, cavalca dall’età di tre anni – nei possedimenti dei castello di Windsor. Posa regale e niente casco, solo un foulard in testa «per non rovinare l’acconciatura», of course. Lei, che ha cavalcato assieme ai personaggi della storia recente, su tutti il presidente americano Ronald Reagan, ritratto durante un’uscita in un celebre video del 1982. È vero, ha rinunciato a guidare l’auto dopo l’incidente del marito Filippo, ma per il resto Elisabetta II non ha intenzione di rallentare. A marzo, per esempio, ha pubblicato il suo primo post Instagram sull’account ufficiale della famiglia reale: niente selfie, badate bene, solo la foto di un documento del 1843. Insomma, meglio anche di Giovanni Trapattoni, tornato a “fischiare” sui social alla soglia degli 80 anni.
GUIDATORI INCALLITI
E a proposito di volanti, nel 2017 in Italia si calcolavano oltre 60 mila patenti ancora in corso di validità intestate a persone nate prima del 1927, di cui 8mila solo in Lombardia. Immaginate che cosa succederà nelle strade nel 2050, quando si calcola che gli ultra 90enni saranno il 14% della popolazione. Sono tanti gli irriducibili della dentiera a cui piace correre, anche sulla pista d’atletica. Il più celebre è Antonio Nacca, che il 16 dicembre scorso ha fatto registrare il record del mondo dei 3.000 metri. Il portacolori dell’Amatori Masters Novara ha percorso la distanza in 22’ 46”e 4 decimi. Un’eternità? Non se si calcola che quel giorno festeggiava anche il suo 95esimo compleanno e il coronamento di una lunghissima carriera: a 61 anni aveva vinto il suo primo titolo Masters nel cross, mentre tre anni dopo aveva completato la maratona in circa tre ore. Non da meno, anche se in piscina, è stato George Corones. Il nuotatore di Brisbane il 28 febbraio 2018, pochi giorni prima di tagliare il traguardo del secolo di vita, pur gareggiando da solo in vasca, ha battuto il record dei 50 stile libero nella sua categoria (100-104 anni). Con il tempo di 56’’ e 12, quindi sotto il minuto, ha stracciato il precedente primato del canadese Jaring Timmerman. Si è ripetuto pochi giorni dopo nei 100 stile, con il tempo di 2’24’’21, in una distanza mai corsa da nessuno di quell’età. Anche lui un campione dalla carriera lunghissima: nel 2012 aveva colto tre podi in Italia nella categoria 90-94 anni, mentre aveva poi stabilito due record del mondo nei 95-99 primavere l’anno dopo.
BECCATI SUL FATTO
Clamore ha poi destato l’impresa di Carmine Di Vincenzo, driver 90enne che il 23 dicembre 2017 ha vinto la prima batteria della Xmas Race for Unicef, gara ufficiale della riunione di corse ippiche di Napoli. Classe 1927, il Barone ha condotto al trionfo il suo Tonight Lux senza l’utilizzo della frusta – come da regole -, ma evidentemente solo grazie alla lunghissima esperienza. Non mancano poi altri primati, anche se più delicati. Come quello del 92enne beccato a imbrattare i muri dello stadio di Santa Maria Capua Vetere in un impeto di giovanilismo. O quello del 90enne fermato a Lacedonia (Avellino) dopo un lungo inseguimento in autostrada da parte delle forze dell’ordine: aveva violato l’obbligo di dimora ed era stato beccato in auto con una prostituta. A lieto fine, invece, la vicenda del 93enne pugliese che il giorno di San Valentino si è presentato all’ospedale Tatarella di Cerignola (Bari) per festeggiare la nascita di un bambino nel locale reparto di Ostetricia e ginecologia. Immaginate la sorpresa di medici e infermieri quando si è scoperto che l’anziano signore, originario del nord barese, ha spiegato di essere il marito della neomamma 42enne marocchina e il papà del neonato. Quando si dice “inossidabile”...