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 2019  aprile 13 Sabato calendario

Intervista a Nunzia De Girolamo, che ora danza

In un modo o nell’altro è fra i protagonisti della 14esima edizione di Ballando con le stelle, il talent di Milly Carlucci che stasera torna su Rai1 per la terza puntata. Lei è Nunzia De Girolamo, 43 anni, ex berlusconiana (trombata alle Politiche del 2018), ex ministro, una figlia di 6 anni avuta con il marito Francesco Boccia, piddino. 
Fino a pochi giorni fa sul suo profilo Wikipedia c’era scritto: ex politico, soubrette, ballerina, fancazzista. Conferma?
«No. Era un Pesce d’aprile. Prima avevano anche messo che ero morta l’8 marzo... L’ho fatto rimuovere».
Anche Selvaggia Lucarelli, giudice di Ballando, sabato scorso si è chiesta – dopo averla vista danzare – quale sarà il suo prossimo tentativo.
«Anche lei ha fatto di tutto. Per me sono importanti impegno e serietà con cui si partecipa».
Davvero ha chiuso con la politica?
«No. Qui sto soltanto 
facendo un’altra esperienza. Nell’ultimo anno ho scritto per due giornali, ho fatto l’opinionista con Giletti su La7 e adesso ballo. Non ridevo così da dieci anni».
Addirittura?
«Sì. Per troppo tempo ho messo una maschera. Sensualità e femminilità, per esempio, le ho nascoste troppo a lungo».
Finora. Online c’è chi le dà della bomba sexy. 
«È vero. Ho ricevuto tantissimi messaggi. Una vera sorpresa».
Nel 2014 se n’era accorto anche Rocco Siffredi: disse che avrebbe girato volentieri un film con lei.
«Oddio... me lo ricordo. Quelle parole mi sono costate infinite prese in giro dagli amici. La verità è che per fare politica mi ero un po’ troppo virilizzata».
Alfano disse che lei innescava ansie da prestazione. 
«Mio marito è tranquillissimo».
Anche troppo. In più occasioni lei ha detto che lui tira spesso la corda. 
«Io sono molto gelosa, ma metto sempre la famiglia al primo posto. E tendo a perdonare».
Come si descrive oggi?
«Una mamma e una moglie».
Che lavoro fa?
«Punto interrogativo».
Se dovesse andar bene con gli ascolti, soubrette?
«Per carità. Però non escludo la possibilità di fare tv».
Come Irene Pivetti?
«No. Siamo troppo diverse. Mi piacerebbe fare una tv alla Ellen DeGeneres. Ho esperienza, conosco la politica e sono ironica. Non sono un tipo pesante».
Un po’, sì.
«In questi anni è emersa un’altra persona: aggressiva, rigida, mascolina. Questa fase può aiutarmi a essere più me stessa». 
I suoi riferimenti artistici quali sono?
«Roberto Bolle e il film Dirty Dancing. Poi Ligabue e Vasco Rossi. Sono sua amica. D’estate ci frequentiamo: ceniamo insieme, parliamo, scherziamo».
Da ragazza ha mai fatto un po’ di vita spericolata?
«Mai. Non tollero droghe né alcol. Una volta sola ho fatto la spericolata con la moto, in Grecia, e ho fatto un incidente. Tutto qui. Non ho mai voluto deludere i miei genitori».
E adesso, partecipando a Ballando con le stelle?
«Adesso sì. Non volevano».
Contenta che l’altro politico in gara sia Antonio Razzi?
«Quando l’ho saputo m’è venuto in mente Crozza e ho pensato che nella politica, come nello spettacolo e nel giornalismo, siamo tutti diversi».
Dei colleghi di ballo chi le piace di più?
«Osvaldo è bello e sexy. Bassi è tenebroso. Lo Verso è da scoprire».
Nel 2018 ha dichiarato un imponibile – relativo al 2017, quando era parlamentare – di 101 mila 118 euro: quest’anno?
«Molto meno. È stato un anno di passaggio. Ma ho messo da parte, sono oculata. Comunque per Ballando ho rinunciato a un buon contratto con La7. La Rai ha preteso l’esclusiva».
In politica ha raccolto il giusto?
«Sì. Però se penso a come è finita non sono contenta. Mi hanno messa a sorpresa nel collegio sbagliato. Ho pagato la mia indipendenza».
E Mara Carfagna l’ha portata in tribunale chiedendole 200 mila euro.
«Solo perché in tv ho detto che da un’altra donna mi sarei aspettata una tutela maggiore».
Salvini di recente si è fatto vivo?
«Sì. Mi ha scritto un messaggio: La vita è una sola. Divertiti. L’ho ringraziato. Ho stima di lui».
Alla fine tornerà in politica con la Lega? Per una donna di Benevento non sarebbe un po’ imbarazzante?
«Io adesso penso alla tv, ma se così dovesse essere sarei una salviniana, non una leghista».