Corriere della Sera, 12 aprile 2019
I privilegi dei deputati finlandesi
Quattro mesi e mezzo di vacanze all’anno, pensioni quasi triple rispetto a quelle dei «normali» cittadini. E «scivoli» dorati, compensi prolungati anche nel dopo-mandato, nel caso che il popolo non ti rielegga e nel frattempo qualcuno non ti dia un lavoro. Succede al Parlamento in Finlandia, i dati su certi privilegi dei deputati trapelano sui media poco prima delle elezioni politiche fissate per domenica prossima, e qualcuno si scandalizza. «Roma ladrona», gridavano tanti anni fa i leghisti più arrabbiati. «Helsinki ladrona» sarebbe forse tentato di gridare qualcuno oggi. Non sarebbe giusto, nel 2018 la Finlandia ha comunque conservato il suo terzo posto nella classifica mondiale di Transparency International su come ogni Paese percepisce i livelli interni di corruzione: 87 punti su 100, e più punti hai meno giochetti sporchi nascondi (l’Italia, con 52 punti, è rimasta al posto numero 53). Ma tant’è, proprio questa è la notizia: che anche in Finlandia i deputati abbiano dei privilegi.
Lo «scivolo» dorato pronto per i deputati non rieletti è uno dei più geniali: prima durava fino ai 65 anni, età della pensione, dopo una petizione popolare è stato ridotto a «soli» 3 anni, ma non abolito. Le vacanze di 4 mesi e mezzo comprendono quelle estive, una tirata unica da metà giugno fino alla prima metà di settembre, più un’altra pausa a fine novembre, Pasqua, Natale e così via. Viaggi nazionali pagati in treno, aereo e anche taxi. Stipendio, 6.614 euro al mese più un forfait esentasse di 987 per chi vive nella capitale e di 1.315 per chi sta lontano (ma aumenta, chissà perché, se hai una seconda casa a Helsinki). I presidenti di commissione hanno supplementi mensili da 744 a 1.226 euro. Ma sui compensi in genere, dopotutto, secondo una classifica pubblicata da Euronews nel 2016, i deputati meglio pagati d’Europa restano quelli italiani con 167.000 euro all’anno.