Corriere della Sera, 12 aprile 2019
Intervista a Alessandra Todde
Alessandra Todde, ingegnere informatico e capolista per M5S, è nata a Nuoro.
Alessandra Todde, lei è Ceo di Olidata, ora sarà capolista per il M5S: che punti di contatto ha con la politica?
«Guardi, Olidata è una storia di sacrificio, di riscatto e di orgoglio della provincia italiana. Adesso è in grado di rialzare la testa con un grande progetto con il cuore in Europa. È quello che deve fare l’Italia: con le sue eccellenze, la sua qualità e la voglia di riscatto il Paese può far sentire la sua voce per un’Europa diversa».
Come mai tenterà la sfida delle Europee?
«Ho sempre pensato che dopo aver ricevuto molte soddisfazioni professionali sarebbe arrivato il momento di restituire qualcosa alla società. Non ho mai fatto politica prima d’ora. Avendo vissuto grande parte della mia vita all’estero volevo impegnarmi a promuovere il mio Paese. Ho sempre pensato che bisogna stare con i piedi e la testa saldamente in Europa e di cambiare le cose che non funzionano dall’interno».
Perché con il Movimento?
«Il Movimento racconta una storia di cambiamento e ha sempre messo in primo piano i temi digitali e tecnologici a me cari. In Europa si discuteranno e si decideranno le linee guida su temi fondamentali per il nostro futuro come la sovranità digitale e l’impatto delle grandi aziende tecnologiche sulla vita dei cittadini. Poter contribuire è una grande sfida che non ci può vedere assenti. Mi ha colpito il coraggio del Movimento nel decidere di aprirsi all’esterno».
Perché candidarsi oggi, quando il M5S è in calo?
«A me interessano gli obiettivi e le sfide per il futuro. Ho sempre detto alle mie collaboratrici che bisogna imparare ad essere coraggiose. Dobbiamo poter contare nelle decisioni sul futuro nostro e delle prossime generazioni. Sono convinta che gli elettori premieranno la serietà e i progetti».
Sa che la presenza di capilista «esterni» ha causato il mal di pancia dei candidati?
Ho vissuto tanto all’estero e vorrei promuove-re il mio Paese
Ho scelto il Movimento perché mette in primo piano i temi digitali e tecnologici
a me cari
«Lo capisco. Vorrei però condividere che questa non è una scelta contro l’impegno di chi è attivo nel Movimento da molti anni. Aprirsi all’esterno è un segnale di enorme forza».
Teme, con le preferenze, di essere penalizzata contro chi conosce bene i militanti?
«Il mio impegno è quello di lavorare insieme ad attivisti e militanti al servizio del progetto europeo del M5S».
A dicembre è stata nominata tra le 50 Inspiring Fifty italiane, riconoscimento alle donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.
«La tecnologia è il futuro e non possiamo lasciare che sia costruito da un piccolo gruppo di persone. Io penso sempre che bisogna essere inclusivi, che occorra allargare il campo e costruire ponti. Nessuno può prescindere dagli altri e nessuno può essere lasciato indietro».
Cosa condivide dell’azione di questo governo? Le posizioni sui migranti?
«Condivido le misure a supporto dei più deboli, per uno sviluppo accompagnato dall’equità sociale. Rispetto all’immigrazione ritengo che l’accoglienza illimitata e senza regole danneggi i cittadini e scateni pericolose tensioni. Apprezzo il tema della solidarietà europea posto da questo esecutivo».
Non le mancherà il mondo imprenditoriale?
I mal di pancia per la scelta di capilista non militanti?
Io lavorerò al fianco degli attivisti
Bisogna stare saldamente in Europa per cambiarla
«La politica è un mondo affascinante e pieno di sfide. Quando avrò fatto esperienza saprò rispondere».