ItaliaOggi, 11 aprile 2019
Belgrado nuova meta del turismo di massa Ue
Belgrado, la capitale della Serbia, soprannominata la «Barcellona dei Balcani», si lancia alla conquista di nuovi turisti offrendo un’immagine festaiola e di città a buon mercato. È diventata una destinazione molto popolare da quando città come Venezia e Barcellona lamentano un eccesso di visitatori. La formula funziona, soprattutto fra i giovani gaudenti attratti dai prezzi bassi (un pasto completo costa 10 euro circa, per un boccale di birra si paga un euro), dalle chiatte sul Danubio, dai disco bar dove si balla tutta la notte. Arrivano da tutta Europa, in particolare da Croazia, Grecia e Germania. Airbnb, il sito per l’affitto breve fra privati, è sempre più popolare e la città conta oggi più ostelli (137) che hotel (111). Il suo festival della birra, un’istituzione, ha attirato 500 mila persone l’estate scorsa. Chi va a Budapest e Praga oggi si ferma anche a Belgrado, una meta turistica che soddisfa il desiderio di novità dei viaggiatori. La città ha beneficiato anche delle recensioni dei visitatori legati alle primavere arabe nel Magreb, ha detto a Le Figaro, Darja Butigan, incaricata della promozione all’ufficio del turismo della Serbia. Inoltre, Belgrado è diventata anche una meta per il turismo delle capitali, attirando visitatori che si fermano pochi giorni, 3 in media.L’anno scorso la Serbia ha accolto 1,7 milioni turisti stranieri (+14% sul 2017) dei quali la metà ha visitato la capitale Belgrado. La maggioranza arriva dalla Bosnia, Montenegro, Cina, Croazia, Turchia, Romania, Germania e dalla Francia (i turisti francesi sono cresciuti del 18% nel 2018 sul 2017), secondo Le Figaro.
Sei anni fa la Serbia ha creato il ministero del turismo per mettere a punto un approccio più strategico. E in dieci anni il numero dei turisti è raddoppiato. L’obiettivo è arrivare ad accogliere 2 milioni di turisti stranieri entro il 2025. Dopo la guerra il Paese ha avuto un problema di immagine. La vicina Croazia ha investito molto nel turismo. Oggi le persone si rendono conto che è stato raggiunto un certo livello di stabilità: Belgrado è una città molto sicura, i prezzi sono abbordabili, la popolazione ha un atteggiamento amichevole e accogliente, secondo quanto ha riportato Le Figaro. L’ambizione è di attrarre sempre più chi viaggia per affari con la ristrutturazione del centro congressi in maniera da poter accogliere 5-6 mila persone.
L’arrivo di nuovi investitori contribuisce a innalzare il livello delle strutture alberghiere e dei servizi. La maggior parte degli hotel è stata costruita negli ultimi cinque anni. I grandi marchi internazionali (Hilton, Courtyard by Marriott, Mercure) hanno aperto nuove strutture. Altre insegne di lusso come St Regis o Kempinski troveranno posto nel Belgrade Waterfront, ambizioso progetto immobiliare gestito da Eagle Hills, società di Abu Dhabi, secondo quanto riportato da Le Figaro. L’anno scorso, Mama Shelter, l’insegna di Serge Trigano, controllata da Accor, ha inaugurato un hotel di 125 camere nella strada principale di Belgrado con la più bella terrazza della città. Per l’investitore Trignano Belgrado è un po’ la nuova Berlino. I collegamenti aerei sono aumentati, ma ancora mancano i voli low cost.