ItaliaOggi, 9 aprile 2019
Eataly stupisce anche a Parigi
Si avvera il grande sogno di Oscar Farinetti: un negozio Eataly a Parigi, in Francia, il Paese che ha inventato la gastronomia. Una grande sfida che il creatore di Eataly, nato ad Alba 64 anni fa, dice di aver coltivato fin dalla prima apertura dell’insegna, a Torino, nel 2007. Ora, 12 anni dopo, e dopo i successi ottenuti nei quattro lati del globo, da Torino a New York, da Roma a Tokyo, da Dubai a San Paolo, il tempio della gastronomia italiana, Eataly, è una realtà nel cuore della capitale francese: 2.500 metri quadrati dedicati all’eccellenza gastronomica Made in Italy in rue Sainte-Croix-de-la-Bretonnerie, 37 (Paris IV), nel quartiere più chic, il Marais. È il 39° negozio Eataly e apre in franchising con le Galeries Lafayette. L’inaugurazione è fissata per venerdì 12 aprile alle 12,12.Il progetto è stato avviato nel 2013 e vede finalmente la luce in due edifici collegati da una corte che serviva come luogo di pausa per i dipendenti dell’adiacente Bhv. Sono 4 mila metri quadrati, dei quali 2.500 di superficie di vendita su quattro piani; 450 posti a sedere all’interno e un centinaio in terrazza. Lo spazio è organizzato come nel classico format di Eataly che ruota tutto intorno a una «piazza» centrale, che nel palazzo parigino è inondata di luce proveniente da una alta vetrata.
Il negozio conta sette punti di ristorazione: tre ristoranti rimarranno aperti con orario continuato dalle 11 del mattino a mezzanotte. Un ristorante serve i piatti di pasta Gragnano e un altro è dedicato alla pizza. Prosciutti, guanciali, pecorini, pesce, pane, carne, formaggi, mozzarelle, parmigiano, in totale 5 mila referenze in vendita, delle quali 1.200 sono vini. Così Eataly si guadagna il primato di più grande enoteca di vini italiani a Parigi, con etichette provenienti dai quattro angoli del Belpaese, tra i quali molti in esclusiva come alcune bottiglie introvabili in Francia. Inoltre, vini bio, con l’intenzione di promuovere i vignaioli che ricorrono il meno possibile alla chimica nelle loro cantine. L’enoteca si trova al piano interrato insieme a un bar e a un ristorante più ambizioso, affidato a Massimiliano Poli. (ex La famiglia a Parigi XVII) che annuncia una cucina gastronomica di tutta l’Italia che non trasformi troppo i prodotti per restare fedeli alla filosofia di Eataly.
Eataly Parigi darà lavoro a 300 persone assunte, delle quali 80 in cucina, con il 60% di italiani, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Da Eataly non si va solo per comprare, mangiare, fare corsi di cucina ma per vivere un’esperienza ha detto a Le Figaro il direttore generale delle operazioni Eataly France, Thierry Bart. L’equipe di Nanina preparerà tre volte al giorno una mozzarella di bufala fresca; pane e focacce liguri saranno preparate e cotte davanti ai clienti. Per la macelleria è stato scelto un francese, Yves Marie Le Bourdonnec, chiamato da le Galerie Lafayette che gli avevano illustrato il progetto Eataly, vicino a slow food e proporrà le migliori carni piemontesi e francesi.
Nel secondo edificio ci saranno due bar: il bar Torino (snack, aperitivo) aperto fino alle 2 di notte e l’Espresso Bar (di Lavazza). Ancora: un angolo pasticceria. L’insegna conta sulla ristorazione per realizzare il 65% della cifra d’affari. Dopo l’inaugurazione del negozio nel Marais, venerdì, in casa Eataly già si sta già pensando a nuove aperture in altri quartieri sotto la Tour Eiffel e nelle grandi città della provincia francese.