ItaliaOggi, 6 aprile 2019
Diritto & Rovescio
Il Comune di Esino Lario (Lecco), 747 abitanti, 919 metri di altezza, ha l’acqua alla gola, dice il sindaco, che però trova i soldi per pagare una pagina sul Corriere della Sera con la quale annuncia che il Comune è in vendita. Ha già fissato anche le cifre: 200 mila euro per il Palazzo municipale, poco più per la piazza Caprera. Per 600 mila euro sono disponibili le stazioni della via Crucis. Il sindaco ricorda che ha deciso la liquidazione per valorizzare il Comune che nel 2016 aveva organizzato un meeting internazionale di Wikipedia. A Esino ci sono il teleriscaldamento a lega per la scuola, il wi-fi per tutto il paese, le luci a led e le colonnine per le auto elettriche. Insomma Esino vive al disopra dei suoi mezzi. E vuol continuare a farlo. Dal bando infatti si scopre che si tratta di «una manifestazione di interesse non vincolante per la vendita». Insomma è ballon d’essai per consentire al sindaco del Comune di Esino di farsi pubblicità al fine di attirare altri contributi. Cosa succederebbe se tutti i comunelli facessero così?