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 2019  aprile 05 Venerdì calendario

Chi vola produce inquinamento quindi, dicono in Svezia, la smetta

Nella Svezia di Greta Thunberg, 15 anni, che vuole ripulire il mondo dalla plastica, sta guadagnando terreno l’espressione «l’onta di volare». L’aereo è troppo inquinante perchè emette molto CO2 e nel regno dove agli svedesi stanno a cuore le sorti dell’ambiente cresce il numero delle persone che rifiutano di usare l’aereo.Lunedì primo aprile, 250 tra attori e produttori svedesi hanno firmato una tribuna nel quotidiano Dagens Myheter, dove chiedono che l’industria cinematografica del loro paese cambi i metodi di produzione. Nel mirino: gli spostamenti all’estero e i viaggi in aereo. A essere minacciato non è soltanto il clima, hanno scritto, ma anche il cinema svedese, secondo quanto ha riportato Le Monde. Alcuni di loro sono già impegnati a ridurre i propri voli in aereo. Non sono soli.
Dall’inizio di febbraio alcuni programmatori della sala da concerto di Helsingborg, nel Sud del regno, hanno annunciato che non avrebbero fatto più suonare artisti che non siano capaci di arrivare senza utilizzare l’aero. Inoltre, in questi ultimi mesi a impegnarsi su questo fronte per ridurre le emissioni di CO2 sono stati anche sportivi, politici e personalità del mondo della cultura.
Per capire l’importanza dell’ «onta di volare» in aereo si deve tenere presente che gli svedesi volano molto più di tutti gli altri popoli: cinque volte più che la media mondiale. Dal 1990 i loro viaggi all’estero hanno più che raddoppiato le emissioni di anidride carbonica a causa degli spostamenti in aereo, circa 10 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 ogni anno, corrispondenti a quelle del parco automobili del paese, secondo quanto ha riportato Le Monde.
Dall’inizio dell’anno un account di Instagram storna le foto delle vacanze delle celebrities sul calcolo delle loro emissioni di CO2. Inoltre, nel gennaio 2018 Maja Rosén, 37 anni, ex studente di medicina, ha deciso di non volare più e ha lanciato su Facebook una campagna intitolata «Noi restiamo sulla Terra». L’obiettivo è fare in modo che almeno centomila persone si impegnino a non prendere aerei per un anno. Tuttavia, la maggioranza degli svedesi non è pronta a rinunciare completamente a volare, ma è disponibili ad un po’ di astinenza. E all’appello di Rosén hanno risposto in 14.500 internauti, secondo quanto ha riportato Le Monde.
Questa sorta di colpevolizzazione per i viaggi aerei sta già producendo degli effetti nel senso che sempre meno svedesi postano sui social le foto delle proprie vacanze in mete lontane, ma anche l’argomento sta diventando un tabù nel senso che in pubblico si evita di parlare dei propri viaggi come essere stati in Thailandia. Inoltre, i voli domestici in Svezia sono diminuiti del 3% nel 2018 a vantaggio del treno, mentre quelli internazionali sono aumentati del 2%. Infine, il governo si è impegnato a stanziare 50 milioni di euro per finanziare treni notturni verso le più grandi città europee.