ItaliaOggi, 5 aprile 2019
C’è un fungo che ammazza tutti gli anfibi
La peste degli anfibi, la chytridiomycose, malattia infettiva fatale per rane, rospi, salamandre, causata dal fungo acquatico assassino Batrachochytrium dendrobatidis (Bd) è responsabile della moria su scala planetaria di questi animali. Sta mettendo a rischio la sopravvivenza di 501 specie di anfibi, e ne ha estinte 90, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Si tratta della maggior perdita di biodiversità dovuta a una malattia secondo i risultati della prima analisi epidemiologica globale realizzata da 41 ricercatori di 16 paesi sulla peste degli anfibi pubblicata da Science e ripresa da Le Figaro.L’epidemia planetaria di Bd riguarda almeno 24 paesi, specialmente le regioni dell’America del Sud, dell’America centrale, dei Caraibi, di una parte del Messico e degli Stati Uniti (Sierra Nevada), ma anche dell’ Europa e dell’Australia. Gli anuri (ordine di anfibi cui appartengono oltre 7 mila specie, comunemente definite rane, rospi e raganelle, ndr), e gli urodeli (ordine di anfibi cui appartengono tritoni e salamandre, ndr) contaminati dal fungo assassino accusano cambiamenti di comportamento, letargia, mancanza d’appetito, turbe neurologiche con perdita di riflessi e lesioni cutanee. Le spore del fungo, che possono trovarsi nell’acqua, infettano gli anfibi introducendosi nel loro corpo attraverso la pelle. Gli studiosi non escludono che l’arrivo di specie esotiche invadenti possano aver diffuso il fungo come portatrici sane e questo costituisce una preoccupazione importante.