ItaliaOggi, 5 aprile 2019
Catania, l’Ue finanzia la metro
La metro di Catania va. E sarà completata grazie a un progetto cofinanziato dall’Unione europea con 358 milioni di euro. Mentre il dossier sulle grandi infrastrutture, la Tav Torino-Lione su tutte, è sempre al centro del dibattito delle due anime del governo di Giuseppe Conte, Bruxelles, insieme con l’esecutivo regionale di Nello Musumeci e il Comune siciliano, ha sbloccato l’iter per il perfezionamento della metropolitana del capoluogo etneo. Quasi sette chilometri di rotaie, otto nuove stazioni e l’acquisto di ulteriori treni per collegare il centro storico di Catania all’aeroporto Fontanarossa, uno dei principali in Italia e il più grande del Sud per traffico aereo. L’ultimazione della linea sotterranea di Catania è stata inclusa tra i 25 progetti svelati lo scorso martedì dalla Commissione europea per un valore totale di 4 miliardi, ai quali se ne aggiungono altri 4 della quota nazionale. I 6,8 chilometri della nuova tratta faranno parte della cosiddetta ferrovia Circumetnea, che collega il capoluogo di provincia col comune di Riposto.
Un prolungamento che secondo la Commissione servirà a «ridurre la congestione delle strade, le emissioni di CO2 e di altri inquinanti atmosferici, l’inquinamento sonoro e gli incidenti stradali, promuovendo un modello di trasporto intermodale e migliorando l’efficienza della rete ferroviaria».
I primi finanziamenti europei per la costruzione della ferrovia Circumetnea erano stati stanziati tra il 2000 e il 2006. Ora, anche grazie ai 358 milioni dell’Ue, per un valore totale del progetto di 611,6 milioni, la linea verrà completata tra il 2023 e il 2024. Come annunciato dal commissario europeo per la Politica regionale, Corina Cretu.
A Bruxelles, in qualità di rappresentanti della Sicilia e di Catania, erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, e il sindaco Salvo Pogliese, eletto nel 2018 col centrodestra. «Il governo Musumeci assicurerà il massimo supporto alla ferrovia Circumetnea in tutte le azioni per l’appaltabilità di un’infrastruttura strategica non solo per la città di Catania, ma per tutta la Sicilia», ha spiegato Falcone.
«Così come avvenuto sinora, mantenendo costante il contatto con le istituzioni comunitarie, saremo in prima linea al fine di poter concludere la realizzazione dell’opera entro il prossimo quinquennio».
«È una notizia che aspettavamo da molto tempo», ha detto Pogliese al quotidiano La Sicilia. «Era l’ultimo passo di un percorso qualificante rappresentato dall’infrastruttura più importante per il nostro territorio.
È un progetto con radici antiche e durante la sua realizzazione si sono alternate varie amministrazioni. Nessuno deve ascrivere a sé il merito definitivo. Credo che sia la vittoria di tutta la città grazie a una sinergia con le istituzioni che hanno collaborato, in primis la Regione siciliana».
E proprio Musumeci, che governa la Sicilia col centrodestra dal 2017, ha espresso soddisfazione per «l’attenzione di Bruxelles per le grandi infrastrutture dell’isola. Ora speriamo che i tempi siano quelli che tutti immaginiamo: celeri e senza intoppi».