ItaliaOggi, 3 aprile 2019
Dato per morto il vinile conosce una resurrezione in Francia
I dischi di vinile, dati per morti, dopo molteplici transizioni tecnologiche, stanno vivendo una rinascita spettacolare. Le etichette avevano persino pensato di fermare la produzione dei dischi in vinile, mandati in pensione dalla comparsa dei Cd e, dopo, dalla possibilità di scaricare la musica dal computer e di ascoltarla in streaming. Adesso, invece, i dischi di vinile sono la principale fonte di fatturato per la musica in Francia.Secondo Alexandre Lasch, direttore generale della National Union of Phonographic Publishing (Snep), «in cinque anni, il mercato del vinile è quintuplicato in Francia: 48 milioni di euro la cifra d’affari in Francia, per 3,9 milioni di dischi venduti», ha detto a Le Monde. Una moda? Una potente attrazione per la nostalgia? «È un fenomeno duraturo. Il vinile rappresenta ora un quinto del mercato delle vendite di musica in Francia», ha spiegato.
Perla rara stimata tra 700 e 1200 euro, la Badlands, il 45 giri di Bruce Springsteen, è stato tra i lotti più costosi offerti all’asta Drouot, domenica 31 marzo. Tuttavia, l’archeologia della musica rimane accessibile. «Molti dischi usati non valgono molto, come i libri. Solo l’1% ha un valore storico reale», ha detto Patrick Deburaux di Art Richelieu. I dischi di vinile raccontano una storia diversa.
Nel 2018 la vendita degli album negli Stati Uniti ha registrato una cifra d’affari di 419 milioni di dollari (373 milioni di euro), in crescita dell’8% rispetto all’anno prima, secondo i dati forniti dalla Recording Industry Association America. Il disco in vinile postumo di Johnny Hallyday, Mon pays c’est l’amour, ha venduto 80 mila copie l’anno scorso, il miglior risultato di vendite dei dischi in Francia, secondo l’istituto Gfk, secondo quanto ha riportato Le Monde.
Inoltre, in Francia, Fnac Darty ha intenzione di creare un negozio specializzato al cento per cento nel vinile, a Parigi.