ItaliaOggi, 2 aprile 2019
Diritto & Rovescio
La famosa «Marcia del ritorno» organizzata un anno fa dagli estremisti di Hamas che decisero di forzare il confine con Israele per mandare in questo paese un sacco di palestinesi (in prevalenza giovani e donne) nell’illusione, dopo aver perso tutte le guerre, di poter colonizzare Israele con un’invasione simile a quella dei barconi, basata sul fatto compiuto, non è stata spiegata bene dai media. Il governo israeliano sapeva che quella era stata concepita da Issam Hammad come un’invasione, con le fionde ma sempre una invasione. Hamas pensava che la guerra con le armi, sempre persa, potesse essere vinta alla chetichella, a mani nude. Ma quel primo giorno, dopo aver avvisato che avrebbero sparato, i tiratori scelti israeliani uccisero 16 persone e ne ferirono molte di più. In un anno, il bilancio è di 195 morti e 7.100 feriti. Anche in questo caso chi ha scambiato il sogno con la realtà non ha pagato il conto che è stato saldato da donne e ragazzi.