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 2019  aprile 02 Martedì calendario

Agli Uffizi riapre la stanza delle Carte

N el cuore della Galleria degli Uffizi, accanto alle sale dove trionfano la Primavera e la Venere del Botticelli, e accanto alla Tribuna, c’è una stanza «segreta» e «misteriosa». È chiusa al pubblico da oltre 20 anni, poco dopo essere stata set della «Sindrome di Stendhal», il film di Dario Argento. Quattro secoli fa la chiamavano la Terrazza delle Carte geografiche (o matematiche) ed era una loggia affrescata con pitture murali straordinarie, non solo per la bellezza artistica ma per quello che rappresentavano allora, il non plus ultra dell’esattezza geografica, studiata e disegnata da Stefano Bonsignori, il geografo del Granduca Ferdinando I de’ Medici e dipinta a olio con miniature in oro da Ludovico Buti. Era anche un belvedere, la loggia, affacciato sulle meraviglie di Firenze, che a fine estate, dopo un restauro da 700 mila euro, diventeranno una nuova attrazione della Galleria. 
«La Sala delle Carte Geografiche è d’importanza fondamentale per gli Uffizi e, insieme alla sala geografica del Vaticano è uno dei luoghi più importanti e suggestivi al mondo – spiega il direttore della Galleria Eike Schmidt —. Ma è anche unica. Qui si uniscono arte, geografia e urbanistica. Quando la ristrutturazione sarà completata e avremo la finestra panoramica, sarà possibile ammirare da una parte i dipinti murali geografici del dominio dei Medici e dall’altra la realtà del panorama». 
Visioni sublimi. Che avvolgono il visitatore che guarda le bellezze delle enormi mappe dipinte alle pareti che rappresentano la Toscana e l’isola d’Elba e le meraviglie del paesaggio (dalla vetrata) dove trionfano Santa Croce, Piazzale Michelangelo e l’abbazia di San Miniato al Monte. «Alzando gli occhi i visitatori ammireranno l’Allegoria delle costellazioni di Jacopo Zucchi – spiega Antonio Godoli, curatore del patrimonio architettonico degli Uffizi —, un soffitto capolavoro che Ferdinando I de’ Medici fece smontare dalla sua abitazione di Roma e rimontare agli Uffizi».
Il restauro e il riallestimento della Sala inizieranno tra alcune settimane e si concluderà alla fine dell’estate. I finanziatori sono i Friends of the Uffizi Galleries, un’associazione americana che ha stanziato circa mezzo milione di euro, e lo Stato con 200 mila euro.