la Repubblica, 31 marzo 2019
Intervista alla ragazza violentata nel metrò
Crede ancora nella giustizia ma teme una vendetta. I magistrati hanno scarcerato «due dei miei carnefici. Ora ho paura. Quel giorno sono caduta in una trappola. Più ancora della violenza che ho subito, mi ha fatto male quello che è successo dopo. Quando ti accorgi che non c’è giustizia, che non hai tutela, allora il dolore diventa insopportabile», dice a Repubblica la ragazza di 24 anni stuprata nell’ascensore della stazione della Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano.